fermaglio di piviale, opera isolata - bottega fiorentina (prima metà sec. XVIII)

fermaglio di piviale, ca 1700 - ca 1749

Il fermaglio di piviale, a forma di losanga, è profilato da larghe doppie volute concave e convesse, che, ornate all'interno con minuscoli cerchi e all'esterno con lunghe e sottili foglie d'acanto a voluta, s'affrontano ai vertici degli assi diametrali a includere una minuscola palmetta e, al vertice inferiore dell'asse diametrale verticale, un'ampia conchiglia. Il campo interno è impreziosito, sull'asse diametrale orizzontale, da due ricchi cespi d'acanto di profilo speculari, da ciascuno dei quali spuntano una coppia di sottili foglie d'acanto a voluta e, al centro, un altro cespo analogo dalle foglie con le punte arricciate, dal quale se ne innalza un secondo simile. Sull'asse diametrale verticale, in basso, una coppia di rigogliose foglie d'acanto di profilo affrontate include un piccolo cespo d'acanto con le foglie dalle punte arricciate, e, alla sommità, due coppie di volute a foglie d'acanto contrapposte racchiudono una cartella a scudo bombato. (segue in OSS)

  • OGGETTO fermaglio di piviale
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fermaglio di piviale, il ricco accessorio dell'abbigliamento liturgico di vescovi, cardinali e papi, detto anche impropriamente "razionale", rappresenta una preziosa borchia metallica dotata di un gancio sul retro che chiude sul petto il piviale. Il nostro, che al centro reca la raffigurazione del triangolo raggiato, presenta una curiosa particolarità: sul retro, al posto del consueto gancio, troviamo un semplice manico simile a quelli posti sul verso delle paci, che fa pensare ad un uso improprio del fermaglio, diverso da quello originario, forse dovuto ad un suo riadattamento. Ma il nostro non è l'unico fermaglio di piviale di proprietà dell'Opera del Duomo a distinguersi per la presenza di un'impugnatura: anche il "razionale" (scheda n. 20000057) con la raffigurazione della colomba dello Spirito Santo ne reca una, la cui forma a voluta concava ne rende ancora più improbabile l'uso come fermaglio. Probabilmente l'oggetto, che non figura negli inventari dell'Opera, è stato acquisito dopo il 1895, data dell'ultimo inventario ottocentesco. La mancanza di punzoni e l'assenza nei documenti di notizie relative al nostro oggetto rendono assai arduo stabilire con precisione l'ambito culturale di riferimento. Basandosi esclusivamente sull'analisi stilistica, possiamo ipotizzare che il fermaglio sia stato realizzato nella prima metà del XVIII secolo: il profilo vezzoso definito da volute concave e convesse, i fiori, l'ampia conchiglia rimandano direttamente al gusto rocaille. Tuttavia, la composizione fitta, ma ordinata e chiara, in cui i motivi decorativi sono incasellati in modo da non travalicare mai la forma dell'oggetto, indurrebbe a collocare il fermaglio in un contesto culturale come quello toscano, e in particolare fiorentino, volto al predominio della razionalità e al rifiuto degli eccessi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900662212
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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