Anche l'episodio raffigurato nella terz'ultima lunetta della parete est è tratto dalle "Croniche" di Marco da Lisbona (Amonaci 1989) dove si racconta di uno dei tanti miracoli legati a San Francesco, il quale, con l'acqua servita a lavare le sue mani piagate, operava guarigioni miracolose. E' il caso del momento rappresentato nella scena in questione, in cui, tale acqua prodigiosa viene gettata su di un gregge di animali di un paesino di Rieti, che, colpiti da una grave pestilenza, improvvisamente tornano a essere sani. La composizione, dagli spazi sempre ben equilibrati ma di più ampio respiro rispetto alle precedenti, e dalle sapienti notazioni paessagistiche si dispone essenzialmente su due piani. Quello principale, il primo, è occupato dal gruppo dei tre frati al centro e dei pastori, che, con i loro gesti dai ritmi lenti e cadenzati scandiscono la scena; lo sfondo è dedicato alla descrizione del paesaggio collinare di Rieti con un folto gregge che, spinto da un pastore, si dirige in direzione di San Francesco per essere sanato