Il vescovo Spiridione di Trimithunte. Santo Spiridione vescovo

icona, post 1730 - ante 1740

Tavola intera, senza listelli e senza incavo. Non si nota presenza di tela preparatoria. Levkas

  • OGGETTO icona
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Moscovita
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Icone Russe
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vescovo Spiridione è vissuto nel IV secolo ed è stato vescovo della città di Trimithunte a Cipro, largamente venerato in molti paesi dell'area bizantina a cominciare dai secoli IX-X. Secondo vari testi agiografici di periodi diversi, proveniva da una famiglia povera, in gioventù aveva fattoil pastore e si vantava del dono di poter domare bestie feroci; rimasto vedovo venne scelto come vescovo della sua città natale per purezza e santità di vita. Secondo la tradizione Spiridione assistette al primo conciliodi Nicea nel 325, dove, durante una disputa sulla fede con qualche famosofilosofo, compì il suo miracolo più famoso. Stringendo un mattone nelle mani, il vescovo lo scompose nei tre elementi diversi: il fuoco, l'acqua ela terra, dimostrando con questo l'autenticità dell'insegnamento sull'unità di sostanza e la natura trinitaria della Santissima Trinità. Alla metàdel VII secolo circa le reliquie immortali di Spiridione vennero trasportate a Costantinopoli, mentre nel 1453, non molto prima della caduta di Bisanzio, un prete ortodosso, Georgij Kaloheret le prese e le trasportò primain Serbia e poi a Corfù. Nell'antica Rus' la venerazione per Spiridione diTrimithunte si diffuse quasi subito dopo il riconoscimento del cristianesimo. Gli unici esempi che si siano conservati della raffigurazione del santo nell'arte dei secoli XII - XIV testimoniano la percezione tradizionaledella sua immagine prima di tutto come vescovo. La particolarità distintiva più evidente della sua raffigurazione è costituita dal cappello intrecciato da pastore sulla testa (che secondo la tradizione portò anche dopo aver preso i voti). Più tardi, nei secoli XV e XVI questo tipo di iconografia prosegue, ma accanto ad essa ne sorge anche un'altra, nota attraverso esempi pittorici di icone proveniente da Novgorod e dal nord della Russia. In essa il vescovo Spiridione di Trimithunte è rappresentato in coppia col vescovo Vasilij Sevatijskij o Modest di Gerusalemme, raffigurato seduto sul trono e benedicente un gregge di capre e pecore. Si pensa che questo tipo di iconografia testimoni il carattere "agrario" della venerazione del santo, ma anche lo slittamento della sua immagine verso divinità pagane precristiane nell'ambiente popolare di provincia. Poiché la memoriadel vescovo, secondo il calendario ecclesiastico, cade durante il solstizio d'inverno, detto popolarmente "la svolta di Spiridione", dopo il quale le giornate cominciavano ad allungare, il culto di Spiridione era legato alcalare del sole e al risveglio delle forze della natura. Si può supporreche il motivo della comparsa di una nuova variante dell'iconografia con le greggi di animali abbia cominciato a diffondersi nell'antica Rus' alla fine del XV secolo e nel XVI come variante della Vita del santo. L'icona disan Spiridione della Galleria dell'Accademia rientra nella tipologia iconografica di raffigurazione del vescovo più diffusa nell'arte russa fin dall'antichità. Non è escluso che la notorietà di quest'icona in tempi tardinell'ambiente popolare si debba in primo luogo alla devozione del vescovomiracoloso, ma anche protettore degli animali domestici. Attribuzione.L'opera è attribuita da L. Marcucci, concorde con Bettini, alla scuola Stroganov e datata al XVII secolo. Gli elementi artistici dell'icona permettono di riferirla al numeroso gruppo di opere della collezione della Galleria fiorentina, databile agli anni 1730 - 1740, il cui stile risale alle tradizioni del tardo XVII secolo. Alcuni tratti, ad esempio gli ornamenti vegetali sul felon e le preziose decorazioni degli abiti, indicano che l'esecutore dell'icona conosceva la pittura degli artisti del palazzo dell'Armeria. Allo stesso tempo, la semplicità dei mezzi pittorici, manifestata inparte, in una quasi completa mancanza di modellato volumetrico e prossimoal colorito monocromatico, costruito sull'unione di rosso e marrone, alcune sfumature di ocra e biacca testimoniano che l'opera era stata eseguita dalla bottega, la cui produzione era fatta secondo il gusto di un largo pubblico di ambiente popolare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900646701
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 9333
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • ISCRIZIONI ai lati del nimbo - Il vescovo Spiridione - caratteri cirillici - a pennello - russo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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