ostensorio - a raggiera di Guadagni bottega (sec. XIX)

ostensorio a raggiera,

Ostensorio impostato su piede circolare con gradino seguito da modanature; collo del piede liscio terminante in cornice bombata e lavorata; fusto composto da un nodo ovale e filettato e da uno a balaustro; mostra con nuvolario vagamente romboidale e raggiera a dardi irregolari; teca provvista di lunetta. Fregi a doppie foglie lanceolate in varie scale dimensionali impreziosiscono la cornice del piede e del collo. Il nodo ovale nella sua zona inferiore, le due estremità del nodo a balaustro. Il nuvolario include due testine di cherubino, rivolte in direzioni opposte e posizionate alla sommità e all'attacco col fusto; la teca è circoscritta da una cornice bombata recante un motivo a foglie di quercia. Una placchetta a bassorilievo con lo stemma sabaudo è saldata sul piede, in prossimità delle cornici

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ granitura/ stampaggio/ fusione
    legno, intaglio
  • ATTRIBUZIONI Guadagni Bottega (notizie Sec. Xix)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ostensorio fu donato, insieme al turibolo, alla navicella ed alla teca (cfr. schede in riferimento) al Capitolo dei Canonici fiorentini dai Savoia, dopo che essi, giungendo a Firenze nel 1865, entrarono in possesso delle suppellettili appartenute ai Lorena, come attesta lo stemma sabaudo che con tale passaggio di proprietà venne loro applicato. Gli arredi in esame provenivano probabilmente da una delle residenze lorenesi, dove erano conservati in una delle numerose cappelle che ne facevano parte.I punzoni impressi permettono di ricondurre questo nucleo di oggetti alla produzione dei Guadagni, una delle principali botteghe fiorentine durante la prima metà dell'Ottocento. Gaetano (attivo dal 1804, titolare dal 1810 al 1836) ed il figlio Giovanni (titolare dal 1836 al 1859), oltre ad eseguire numerosi arredi per le chiese fiorentine, ben testimoniati anche fra gli oggetti del complesso metropolitano, intrattennero fruttuosi rapporti con la corte lorenese, che commissionò loro suppellettili sacre e profane. L'ulteriore presenza del marchio fiorentino di garanzia del titolo legale dell'argento, impresso dal 1832 al 1872 consente peraltro di circoscrivere l'esecuzione dell'ostensorio fra il 1832 ed il 1859. La tipologia dell'arredo è perfettamente coerente con tale datazione e trova confronti strutturali in esemplari databili fra il tardo Settecento ed i primi decenni del secolo successivo. L'apparato decorativo è analogo a quello ricorrente in altre opere dei Guadagni, soprattutto in quelle più mature in cui si nota un'attenuazione del rigore formale ed una più personale interpretazione del linguaggio neoclassico (vedi l'impiego del nodo ovale o del piede arricchito da un originale raccordo bombato con foglie ovate. Da notare la presenza di due iscrizioni incise sull'ostensorio - "9457" e "2" - forse riferibili a posizioni in inventari non pervenutici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900626141
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI sotto il piede - 9457 - numeri arabi - a incisione -
  • STEMMI gradino del piede, fusto, nuvolario - garanzia - Marchio - Zecca lorenese - 3 - leone sedente su lettera "F" in campo ovale
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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