Cristo e la samaritana
gruppo scultoreo,
1725 - 1725
Fortini Giovacchino (1671/ 1736)
1671/ 1736
Personaggi: Cristo; samaritana. Oggetti: brocca; pozzo. Elementi architettonici: arcata entro trabeazione sorretta da pilastri e sormontata da cimasa; vasca semicircolare
- OGGETTO gruppo scultoreo
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MATERIA E TECNICA
METALLO
pietra arenaria
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ATTRIBUZIONI
Fortini Giovacchino (1671/ 1736)
- LOCALIZZAZIONE Villa La Quiete
- INDIRIZZO via di Boldrone, 2, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La sistemazione del nuovo giardino di Villa la Quiete si deve alla volontà dell'Elettrice Palatina Anna Maria Luisa de' Medici, la quale dopo il suo ritorno a Firenze aveva scelto tale sito come luogo di villeggiatura e ritiro spirituale. Fu avviata nel 1724 e si concluse nel 1727, con pieno accordo delle Montalve e a totale carico finanziario dell'illustre mecenate, per un importo di 26.000 ducati. La progettazione venne affidata all'architetto Pietro Paolo Giovannotti, mentre i singoli arredi e decorazioni coinvolsero artisti di nome, vari artigiani e maestranze specializzate, di provenienza granducale. Nonostante un certo degrado e la perdita definitiva di alcune opere originariamente esistenti (per esempio gli affreschi sulla grotta che fa sfondo al gruppo della Samaritana al centro del muro meridionale), il giardino e l'adiacente "ragnaia" (cioè lo spazio "selvatico" attrezzato per la caccia con le reti, ancora oggi costituito dalle speci botaniche previste all'inizio) costituiscono un esempio unico per completezza e stato di conservazione nell'area fiorentina. Il gruppo orna la fontana al centro del muro meridionale del giardino della Quiete (al centro di quella occidentale era presente un affresco col "Noli me tangere") ed è opera documentata di Giovacchino Fortini, pagata dalla priora del Conservatorio Lucrezia Teresa Guasconi l'8 novembre 1725 con la cifra di 80 ducati (Archivio Conservatorio Quiete, v. 58). La grotta è ornata inoltre sull'arco che la definisce e sul fondo da un mosaico di spugne e altri materiali, mentre dello sfondo dipinto al centro da Benedetto Fortini (Archivio Conservatorio Quiete, v. 83) restano solo poche tracce di azzurro. Le statue erano in origine tinteggiate a olio in bianco, ad imitazione della maiolica invetriata e per protezione dalle intemperie, come fa ritenere la lettura della ricevuta di pagamento a Giovacchino Fortini in data 10 ottobre 1730, per lavori di restauro alle sculture dopo la caduta di un fulmine (Arch. Cons. Quiete, v. 84). Il gruppo scultoreo si confronta bene nelle fisionomie affilate delle figure, pur nella diversa dimensione e tecnica esecutiva, con il gruppo in bronzo dell'"Educazione della Vergine", realizzato dal Fortini per l'Elettrice Palatina nel 1723. Ancora maggiori affinità si riscontrano con le statue della "Purità" e della "Carità" nella Chiesa di San Firenze (1714). Al Fortini si deve far risalire anche l'esecuzione, pur non documentata, del "Cherubino" in pietra al centro del muro occidentale del giardino. L'Angelo, dalla cui bocca sgorgava uno zampillo d'acqua, è confrontabile tra l'altro con analoghe testine della decorazione in San Firenze. Il gruppo è stato restaurato a totale carico finanziario dello Stato, dopo istanza prodotta dall'allora presidente del Conservatorio per i danni causati dagli agenti atmosferici sulle statue (aggiornamento Mazzanti)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900619965
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0