stemma con cartiglio
stampa,
1787 - 1787
Architetture: mulino. Araldica: scudo. Oggetti: cartiglio
- OGGETTO stampa
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MATERIA E TECNICA
bulino
- AMBITO CULTURALE Ambito Europeo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
- LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
- INDIRIZZO via della Quarquonia, 4, Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di una marca tipografica, ossia un' immagine che identifica la proprietà tipografico-editoriale, la responsabilità artigianale e commerciale ed eventualmente i meriti culturali di chi ha prodotto il libro. Diffusa a partire dai primi libri a stampa, la marca veniva realizzata inizialmente con la tecnica xilografica, poi, dal XVIII secolo, con il bulino. Era posizionata, in un primo tempo, nel colophon con lo scopo di testimoniare l'autenticità delle copie stampate; più tardi la marca venne spostata sul frontespizio e questo trasferimento corrisponde all'evoluzione della vecchia figura dello stampatore-tipografo in quella dell'emergente editore (l'imprenditore e mercante). Se in un primo tempo la marca si ispirava all'araldica, come l'insegna nella tradizione mercantile, ben presto se ne distaccò per divenire strumento visivo che garantiva un riconoscimento rapido e immediato della responsabilità artigianale e commerciale del libro. Nel corso del '400 erano diffuse marche solenni e austere, raffiguranti elementi geometrici, mentre tra il XV e il XVI secolo molte immagini si fecero più complesse e, spesso si arricchivano di valenze simboliche, accompagnate da motti; immagine e parola sempre più spesso si ricollegano all'attività dell'editore o a una sua caratterizzazione. Nel XVII la marca progressivamente affievolì il suo valore simbolico per divenire un elemento esclusivamente decorativo, spesso soffocato fra le rigogliose decorazioni dei frontespizi barocchi. Nel corso del XVIII secolo l'uso della marca venne affiancato da quello del monogramma o del digramma con le iniziali dell'editore, per identificarlo: l'autore firma il testo, l'editore settecentesco firma con le sue iniziali l'allestimento del volume, assumendo implicitamente il ruolo di garante dei contenuti. Nell'800 progressivamente l'uso della marca andrà scomparendo. Si tratta del frontespizio di un'opera di difficile identificazione, in quanto il taglio non ha compreso l'indicazione del titolo e dell'autore. La marca, in questo caso, riprende lo stemma e il motto dell'Accademia degli Immobili di Firenze, che aveva questo significato: nella mutevolezza degli eventi, l'appartenenza alla nobiltà di sangue garantisce saldezza e stabilità nella pratica di quelle azioni virtuose che costituivano uno degli scopi dell'associazionismo accademico
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900613811
- NUMERO D'INVENTARIO 121.16.6.10
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI nei cartigli - IN SUA MOVENZA E FERMO/ IMMOBILI - italiano
- STEMMI sopra le indicazioni di stampa - professionale - Marchio - Accademia Immobili - Scudo con volute e nel centro immagine di un mulino a vento; sopra e sotto due cartigli: in uno il motto dell'Accademia, nell'altro l'indicazione "immobili"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0