prospetto del cisternino di Livorno

disegno, ca 1827 - ca 1827

Disegno acquerellato nelle sfumature del grigio, con parti marginali schizzate a matita, raffigurante l'alzato di un edificio con cornice modanata superiore e seconda cornice più in basso. Questa è posta in corrispondenza di un corpo semicilindrico centrale in aggetto, con finestra a lunetta e in basso tre protomi leonine gettannti acqua, vasca di raccolta inferiore. Nella porzione superiore della facciata si notano due fregi e una iscrizione centrale. Ai lati si trovano altre due finestre a feritoia, simmetriche. Nella parte sinistra del foglio si trova lo schizzo a matita di uno stretto edificio addossato a quello centrale, con portale di ingresso sovrastato da rosta tripartita e una finestra rettangolare superiore; nella parte destra del foglio un secondo studio a matita con porta e finestra analoghi a quelli di sinistra. In alto al centro si trova la scritta di titolazione; in basso l'indicazione della scala adottata. Linea nera di cornice. Conteggi sul verso

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquerellatura/ inchiostro di china/ matita
  • ATTRIBUZIONI Poccianti Pasquale (1774/ 1858): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Poccianti
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per le notizie generali sul fondo si veda la scheda 09/00556914. Il disegno raffigura l'articolazione della facciata del Cisternino secondo la prima formulazione ideata da Poccianti. Si tratta di uno studio per la tavola allegata alla relazione presentata dal Poccianti alla nuova "Deputazione per il compimento degli Acquedotti" il 30 aprile 1827. Al nuovo organo amministrativo dipendente dalla Comunità di Livorno fu presentata la"Relazione e perizia generale dei lavori per il compimento dell'opera" (oggi presso l'A.S.L.) con allegate le carte illustrative. Poccianti aveva previsto, nel progetto di massima di costruire la cisterna incastrandola tra l'antica porta a Pisa, che sbarrava la via Ferdinanda, da un lato, e i blocchi di case e fortificazioni dall'altro, sostituendo una casa (quella del Mirandoli). I lavori di costruzione dell'opera risalgono tuttavia ad un periodo successivo, dal 1837 al 1846, con interruzioni e variazioni legate alla demolizione dell'attigua porta pisana e alla realizzazione della nuova piazza del Voltone che implicarono anche variazioni sul primo progetto. L'architetto dovette infatti riformulare sia l'articolazione sia del fianco meridionale - sul lato della Via Ferdinanda (via Grande) - sia di quello orientale, che affacciava sulla piazza del Voltone. I disegni a matita ai lati del prospetto principale testimoniano la ricerca di un adattamento del progetto dopo i cambiamenti sopraggiunti. Si vedano le altre schede relative all'edificio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900557049
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL-CDRV 182 P
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI al centro - FACCIATA DELLA CONSERVA DA EDIFICARSI NELLA PIAZZA DI PORTA A PISA - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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