facciata posteriore del cisternone di Livorno
disegno,
1830 - 1833
Poccianti Pasquale (1774/ 1858)
1774/ 1858
Disegno a china acquerellato raffigurante la facciata posteriore di un grande edificio con semi-cupola centrale; parte centrale della facciata scandita da lesene e doppio ordine di finestre a lunetta; profilo superiore della copertura a cuspide. Il disegno è colorato nelle sfumature del grigio, verde, bruno, rosa e azzurro. Presenta una cornice colorata in nero e grigio-azzurro. In alto a destra si trova il numero della tavola; in basso al centro la titolazione
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquerellatura/ inchiostro di china
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ATTRIBUZIONI
Poccianti Pasquale (1774/ 1858)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Poccianti
- LOCALIZZAZIONE Villa Maria
- INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per le notizie generali sul fondo si veda la scheda 09/00556914. Questo disegno apparteneva probabilmente ad un album di tavole acquerellate dedicata al celebre progetto di Poccianti per il la grande Conserva di Riseccoli (Cisternone). Presso il G.D.S. degli Uffizi è conservata una serie di dodici disegni del tutto simili al nostro, molte delle quali firmate dall'architetto (cfr. M. Fossi, Catalogo del Fondo di Pasquale Poccianti al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, in "Antichità Viva", n. 6, 1970). Si tratta dunque nel nostro caso di una seconda copia di quelle tavole, forse destinate fin dagli inizi a rimanere presso le autorità locali, collezione che attualmente si riduce a questo solo esemplare. Poccianti attese alla realizzazione del Cisternone di Livorno dal 1828 al 1833. Le prime operazioni di scavo della gran conserva di città dell'acquedotto di Livorno iniziarono nel 1828 e terminarono l'anno seguente. In corso d'opera Poccianti aveva deciso di aumentare la profondità dello sterro ampliando le dimensioni della platea, con la realizzazione di lavori di protezione più attenti del previsto per evitare possibili infiltrazioni d'acqua. La Deputazione sugli acquedotti denunciò un certo disavanzo finanziario e i lavori furono sospesi. Ripresero nella primavera del 1830 e nelle fasi sueccessive il governo granducale decise di coprire l'eccesso di spese. I lavori proseguirono adattando l'esterno della fabbrica al cambiamento di scala generale. In tutte le varianti formulate da Poccianti per la conclusione della facciata rimane il medesimo schema compositivo: un portico di ordine dorico-tuscanico, la partizione in due livelli, la rigida distribuzione delle aperture. Muta invece la soluzione pensata per la copertura , che giungerà alla formulazione della innovativa cupola emisferica destinata a divenirne il segno più distintivo
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900556992
- NUMERO D'INVENTARIO BLL-CDRV 138 P
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI in alto a destra - TAV. VI - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0