Cisternino di Livorno

disegno, post 1838 - ante 1845

Disegno a inchiostro nero e matita raffigurante la facciata laterale di un edificio disposto su due ordini, di cui quello superiore a loggiato. L'or dine inferiore presenta un alto basamento, finestre a feritoia e rivestime nto tipo bugnato. L'ordine superiore ha un loggiato esastilo in stile ioni co, chiuso ai lati da due arcate rivestite a bugnato come l'ordine inferio re. Il disegno descrive sulla sinistra una abside, con finestre a feritoi a inferiori e finestra a rosta superiore, proporzionalmente più bassa del corpo dell'edificio. Nella parte superiore del foglio si trova appena schi zzato a matita un timpano centrale con fregio superiore

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita/ inchiostro di china
  • ATTRIBUZIONI Poccianti Pasquale (1774/ 1858)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Poccianti
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per le notizie generali sul fondo si veda la scheda 09/00556914. Questo di segno raffigura il prospetto della nuova facciata laterale del Cisternino della città di Livorno, ideato da Poccianti modificando il preesistente pr ogetto a seguito della demolizione della adiacente Porta a Pisa. La decisi one dell'architetto di ampliare la cisterna sul prolungamento della via Fe rdinanda (oggi Via Grande) gli impose l'ideazione di una facciata il cui c arattere fosse adeguato alla magnificenza di quello spazio della città, ch e proprio in quel momento andava trasformandosi costituendo attorno a quel l'area uno degli snodi urbanistici più importanti, quello della nuova Piaz za del Voltone. Il progetto della facciata risale probabilmente al 1837, c ome sembramo testimoniare alcune lettere inviate dall'architetto al govern atore di Livorno. (ASL, Deputazione sugli acquedotti, f. 26). Come nota Da rio Matteoni il contatto con la città "sembra accentuare la tendenza ad u n integralismo neoclassico , come si volesse affermate l'universalità di u n codice linguistico posto al di sopra delle caratterizzazioni troppo impl icate nelle mode del momento" (Matteoni 1992, p. 102). La cisterna d'acqua assume dunque il carattere monumentale del palazzo pubblico. Per le impli cazioni stilistiche ed architettoniche dell'opera si rinvia soprattutto al le riflessioni di Franco Borsi (in: Firenze e Livorno ... 1974) e Dario M atteoni (cit., 1992). Si vedano inoltre le schede precedenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900556957
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL-CDRV 84 P
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - (21) C. 13 - corsivo - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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