San Benedetto. Santo camaldolese

dipinto 1701 - 1750

Sulla tela è dipinta una figura maschile, indossa una ampia tunica, con grandi maniche, scapolare e cappuccio, tutti elementi resi con toni chiari. La barba lunga è grigia con alcuni toni più bruni, così come i capelli, grigi e ricci presenti solo sul perimetro inferiore della testa che risulta calva nella parte superiore. L’uomo, in posa a tre quarti a destra rispetto l’osservatore, ha lo sguardo concentrato e rivolto verso il basso, del volto si notano le rughe espressive sulla fronte, gli occhi scuri, sopracciglia ormai rade per l’età e il naso aquilino. Nella mano destra regge un libro dalla coperta rossa e di cui si notano le due chiusure dorate. Con la mano sinistra invece regge un pastorale, riccamente decorato con la sezione superiore ricurva a motivi vegetali, sul nodo si intravedono delle piccole statuette che abitano la decorazione architettonica; il bastone sembra di legno. Ai piedi della figura un fascio di verghe è posato sul pavimento anonimo, di colore bruno. Dal fondo scuro emerge, grazie all’effetto luce che su tutta l’opera proviene fuori campo da sinistra, il profilo rotondo di un’aureola dietro alla testa. Si tratta infatti di san Benedetto da Norcia, fondatore dell’ordine dei Benedettini di cui porta l’antica veste bianca (poi adottata dai monaci camaldolesi), di cui osserva l’acconciatura, barba lunga e tonsura, e di cui probabilmente tiene la Regola appoggiata al petto sostenuta dalla mano destra. Tra i suoi attributi il fascio di verghe, che più frequentemente tiene tra le mani, uno dei simboli dell’Ordine

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Arcivescovile
  • INDIRIZZO Piazza Arcivescovado, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto potrebbe identificarsi, assieme al suo pendant San Romualdo, con quello citato da Bellini-Pietri nel 1913, collocato in cornici di stucco ai lati dell'altare maggiore della Chiesa di San Michele in Borgo. Questo assetto architettonico si ha nella Chiesa a partire dal 1758, possibile data della collocazione delle due opere sulla parete in sede di un progetto di ammodernamento dell'impianto architettonico e decorativo. Rimangono dubbie attribuzione e data di esecuzione probabilmente da riferirsi a una periodizzazione precedente rispetto a quanto sino ad oggi sostenuto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900554781
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2017
    2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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