Madonna in trono con Bambino, Sant'Andrea, San Carlo Borromeo, San Paolino Borromeo, San Paolino, San Guglielmo d'Aquitania e angeli
dipinto,
Paolini Pietro (1603/ 1681)
1603/ 1681
Personaggi: Maria Vergine; Gesù Bambino; Sant'Andrea; San Carlo Borromeo; San Paolino di Nola; San Guglielmo d'Aquitania. Abbigliamento: abiti; mantelli. Abbigliamento religioso: piviale; pastorale; mozzetta cardinalizia; veste agostiniana. Attributi: (Sant'Andrea) croce; (San Guglielmo) scettro; corona; armatura; scudo. Oggetti: tendaggio; libro. Architetture: ambulacro. Elementi architettonici: basamento; colonne scanalate; colonne circolari; capitelli corinzi. Fenomeni metereologici: nubi
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Paolini Pietro (1603/ 1681)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
- LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ricordato da tutte le fonti al prim altare a destra nella chiesa di S. Agostino, il dipinto deve essere stato commissionato al pittore nel corso dei lavori di riorganizzazine degli altari, con conseguente rinnovo dei dipinti sopra collocati, iniziato all'aprirsi del Seicento e protrattosi in pratica per tutto il secolo (Filieri 1994, p. 59). Nel 1839, quando, dopo anni di estrema incuria dovuta prima alla soppressione napoleonica e poi all'indemaniamento, la chiesa viene riaperta, la tela è sottoposta a restauro (Ridolfi 1844, p. 169. Pochi anni dopo è trasferita in Pinacoteca e in un inventario dei dipinti ad essa destinati, anonimo ma datato 1875, risulta di proprietà della Commissione Conservatrice di Belle Arti, che viene sciolta in quello stesso anno. Rispetto al naturalismo di clima profondamente romano che anima il Martirio di S. Bartolomeo e quello di S. Ponziano (ugualmente a Villa Guinigi), databili fra il 1620 e il '30, naturalismo che seppure in misura più attenuata filtra anche nello Sposalizio mistico di S. Caterina d' Alessandria alla presenza dei Santi Domenico e Francesco (Roma, Galleria nazionale di Arte Antica), firmata e datata 1633, e nell'Adorazione del SS. Sacramento di Gattaiola, in quest'opera si avverte una decisa svolta in chiave neoveronesiana, evidente nel modo di impaginare la composizione, nella scelta degli edifici di tipo classico presenti nello sfondo, nel cielo attraversato da nubi bianche e sfrangiate nonché dalle tonalità dei colori impiegati, particolarmente adatti a cogliere la resa materica degli abiti dei personaggi, in primis il piviale di S. Guglielmo. non sembra di essere cronologivamente distanti dalla Nascita del Battista (sempre a Villa Guinigi) eseguita dal Paolini nel 1637 e il momento 'neoveronesiano' è del resto già riscontrabuile nel Martirio di S. Andrea in S. Michele in Foro, da datarsi fra il 1633 e il '35, periodo in cui è stato eretto l'altare destrinato ad accoglierlo, dipinto in cui compaiono già i bianchi edifici a pianta circolare
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900532196
- NUMERO D'INVENTARIO 80
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0