SANTO VESCOVO (AGOSTINO?)

dipinto,

Personaggi: santo vescovo; Abbigliamento religioso: piviale; pastorale; guanti; mitria. Attributi: (Santo vescovo) cuore. Elementi architettonici: nicchia centinata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lucchese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella guida della Pinacotca il Campetti (1909, p. 44) annota come l'affrescoraffigurante il santo vescovo, che identifica come Ignazio, riportato su tavoladal Ridolfi nel 1855 e trasferito nei depositi della Commmissione di Belle Arti,provenga dalla chiesa di S. Maria Forisportam. E' probabile che lo stacco siaavvenuto nel corso dei lavori di restauro e di consolidamento all'edificio iniziatiquattro anni prima. Non è stato possibile rintracciare da dove abbia derivatotale notizia il Campetti, che tace anche riguardo alla sua ubicazione all'internodell'edificio. Nel 1925 dalla Pinacoteca viene spostato al Museo Civico (Lazzarini1937, p. 112), guadagnandosi un' attribuzione ad Agostino Marti attribuzionerecentemente ricondotta a un più generico e opportuno ambiente lucchese (Borelli1983, p. 116). Collocabile nei primi decenni del Cinquecento l'affresco, forseunico superstite di un ciclo più vasto, deve essere stato realizzato poco dopoil 1512 quando presero possesso della chiesa i canonici del convento di Nicosia,presso Calci, professanti la regola agostiniana, lì trasferiti dal monasterodell'Angelo di Brancoli. A causa dello statodi totale abbandono dell'edificiosubito dopo l'insediamento, , costoro intrapresero una globale opera di restauroe di riarredo che si protrasse per qualche anno, resa possibile dai sussidielargiti dalla Repubblica e dalle donazioni di privati cittadini, fra cui fuimportante quella di Giovanni Guinigi (Giorgi 1974, p. 25). Tenendo presentela regola professata dai canonici sembra più opportuno riconoscere nel santoAgostino, vescovo di Ippona, di cui uno degli attributi con cui è più di frequenterappresentato è il cuore ardente, simbolo del suo fervore religioso, e non,come indicato nell'Ottocento, S. Ignazio, vescovo di Antiochia, che ha ugualmentefra i propri simboli il cuorecon iscrittto il monogramma IHS; con tale simboloè però rappresentato rappresentato però raramente e l'attuale stato di conservazionedell'affresco non consente di rilevare la presenza del momogramma. Inseritoal centro di una nicchia centinata, proflilata da una serie di cornici modanate,il personaggio domina l'intera composizione e si pone nello spazio con una monumentalitàdi semplificata volumetria che rivela da parte del suo ancora anonimo esecutore,certo d'origine e di formazione lucchese, di probabile consentaneita col Marti,un'attenta meditazione su quanto lasciato in loco all'incirca negli stessi annida Fra Bartolomeo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900532193
  • NUMERO D'INVENTARIO 230
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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