Madonna con Bambino, San Girolamo e Sant'Antonio Abate

dipinto,

Personaggi: Maria Vergine; Gesù Bambino; San Girolamo; Sant'Antonio Abate. Attributi: (San Girolamo) cappello cardinalizio; leone; crocifisso; (Sant'Antonio) bastone. Frutti: uva; mela. Paesaggi: fiume; case; rocce; uccelli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Coecke Pieter (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Heemskerk Martin
    Pittore Fiammingo
    Scuola Tedesca
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale di Palazzo Mansi
  • INDIRIZZO Via Galli Tassi, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vicenda critica di questo splendido trittico raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Girolamo e Antonio Abate appare assai tormentata. Riferito genericamente a scuola tedesca del principio del XVI secolo dal Campetti (1909, p. 38), che sottolineava l'elevato tenore qualitativo dell'opera, il dipinto veniva proposto da Silvia Meloni, dietro suggerimento del Bucci, al fiammingo Martin Heemskerk (1968, p. 167). La studiosa rilevava la maestria dimostrata dall'autore nell'accurata descrizione del paesaggio caratterizzato da dominanti tonalità fredde sapientemente accostate e sfumate. Il pittore, aderente alla tradizione manieristica fiamminga, dimostra però di avere assimilato la cultura rinascimentale italiana nel tenue chiaroscuro leonardesco che carezza il volto della Madonna e nel movimento quasi michelangiolesco del Bambino che si volta con moto improvviso e nelle figure tormentate e scavate dei santi (Meloni 1968, p. 167). Gert Jan van der Sman suggerisce ora (comunicazione orale) in via ipotetica di accostare l'opera ai modi del fiammingo Pieter Coecke van Alst e in particolare al trittico con l'Adorazione dei Magi del Prado per i tipi dei vecchi barbuti, ma anche per le analoghe fisionomie della Madonna e del Bambino e il trattamento dei panneggi. Un altro confronto calzante è istituibile tra il San Paolo ritratto nello scomparto laterale sinistro del trittico del Museo Nazionale di Palermo e il San Girolamo effigiato nell'opera lucchese. Per la costruzione del volto della Vergine, la bocca piccola e carnosa, la fossetta sul mento, il robusto collo ombreggiato, le similitudini più convincenti si riscontrano con la Maddalena presente nel laterale destro del trittico con la Deposizione di Cristo di San Francisco, M. H. de Young Memorial Museum. Nelle carte della Commissione d'incoraggiamento delle Belle Arti, conservate presso l'Archivio di Stato di Lucca, si trova testimonianza dell'apprezzamento riscosso dalla tavola presso i pittori Pietro Nocchi e Michele Ridolfi, che, in vista della costituzione della Reale Galleria, nel 1820 caldeggiarono presso il Presidente della Commissione l'acquisto del trittico che a quella data si trovava nelle mani di Cesare Simi, ma del quale tuttora non possiamo indicare l'originaria ubicazione (Lucca, Archivio di Stato, Commissione d'incoraggiamento delle Belle Arti 3, cc. nn.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900531423
  • NUMERO D'INVENTARIO 52
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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