ALLEGORIA DELLA VITA E DELLA MORTE

dipinto, ca 1635 - ca 1645

Figure: giovane; giovane; uomo. Oggetti: teschi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 69 cm
    Larghezza: 120 cm
  • ATTRIBUZIONI Paolini Pietro (1603/ 1681)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Palazzo Mansi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mansi
  • INDIRIZZO Via Galli Tassi, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come di recente ha correttamente suggerito Patrizia Giusti Maccari (2000, pp. nn.), l'Allegoria della Vita e della Morte - opera acquistata nel 1997 dallo Stato per destinarla al Museo Nazionale di Palazzo Mansi e per la quale l'autografia del Paolini è indubbia - è accostabile, anche per le simili dimensioni, alla tela con Giovane che dipinge al lume di una lucerna già in collezione Buonvisi a Lucca e ora al Museum of Fine Arts di Boston. Opera di notevole qualità, ideale per iconografia per essere esposta in una sala di parata o, meglio ancora, nello studio di un personaggio qualificato per raffinatezza e impegno intellettuale, si tratta di una delle numerose scene allegoriche realizzate da Pietro Paolini sul tema della vanitas, del dualismo tra beni materiali e spirituali, sulla caducità delle cose terrene. Al centro della composizione è collocato un giovane, elegantemente abbigliato - il volto dall'ovale perfetto, labbra carnose, occhi amigdaloidi, tratti che spesso si riscontrano nei personaggi ideati dal pittore lucchese (si vedano Le età della vita in collezione Mazzarosa) - che medita sulla morte, emergendo dalle tenebre, rotte come assai di frequente avviene nelle opere del Paolini, dalla luce di una lanterna. Oggetto della sua meditazione sono due teschi, posti l'uno di fronte all'altro; di uno, in controluce, si coglie solo la sagoma, mentre dell'altro, più macabramente, si scorgono le ampie orbite vuote. La profonda oscurità che avvolge la scena non permette di identificare con certezza l'oggetto su cui il giovane poggia la mano sinistra, forse una clessidra, strumento ideale per sottolineare l'inarrestabile fluire del tempo. Accompagnano il protagonista una giovane colta nell'atto di toccargli una spalla e un uomo nel quale, per la foggia della capigliatura e l'abbigliamento, possiamo riconoscere un religioso. Per la tipologia del soggetto, la comune ambientazione a lume di lucerna e la quasi identità di misure, che fanno pensare probabile un originario impiego come soprapporta, la tela, pur in mancanza di precisi supporti documentari, può essere considerata in coppia con quella al Museo di Boston e un tempo in Collezione Buonvisi (Giusti Maccari 2000, pp. nn.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900531358
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo di Palazzo Mansi - Lucca
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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