putto
statua,
1521 - 1521
Stagi Stagio (1496 Ca. / 1563)
1496 ca. / 1563
Il putto nudo é accucciato e sembra giocare con l'acqua e con i pesci scolpitidentro la tazza
- OGGETTO statua
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ATTRIBUZIONI
Stagi Stagio (1496 Ca. / 1563)
- LOCALIZZAZIONE Pietrasanta (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Allogata dagli operai di San Martino, Paolo Michelini e Pietro Giannotti a StagioStagi con atto del 14 luglio 1521, con l'obbligo di consegnarla entro l'ottobresuccessivo, con un compenso di venti ducati d'oro, viene eseguita a Pisa.Lasomma equivalente " .. p(er) sua mercede e manifattura di una pila dalaqua benedettala q(ua)le p(ro)mette fare.. e quella porre in la chiesa di San martino.." ammontaa lire 146.Il puttino gli fu commissionato nel novembre dello stesso anno, contemporaneamenteall'ordinazione della seconda pila.Il Santini ritiene che il putto sia di DonatoBenti, viceversa il Carocci pensa che la statuina sia dello Stagi, e che lapila sia stata eseguita con larga collaborazione di aiuti, perchè a suo giudizionon è tra le opere migliori del maestro.La critica posteriore,(Aru, Venturi)individua nelle pile, nei capitelli di Pietrasanta e nelle prime opere per ilduomo di Pisa, la maniera migliore dello Stagi.Dalla scuola di Lorenzo, secondoil Venturi, Stagio avrebbe derivato l'eleganza del suo fare ornamentale acquisita,quasi da autodidatta dalla contemplazione delle opere del padre. In realtà,già nei primi lavori per Pietrasanta - le pile e i capitelli -non è difficilescorgere un notevole divario tra le due maniere; non solo per il repertorioornamentale desunto dalle grottesche, ma anche per una diversa maniera di trattareil marmo.Nè è convincente l'ipotesi che egli abbia compiuto il suo apprendistatoesclusivamente presso Donato Benti, e tanto meno l'altra che individua nellabottega dei continuatori del coro la sua palestra.E' invece nel crogiuolo dipresenze e di stimoli -tra Carrara e Pietrasanta- degli scultori che frequentavanola zona delle cave di marmo, provenienti da tutta Italia, e in primo luogo laSpagna,che Stagio potè trarre alimento e ispirazione.Fornite le prime provedel suo virtuosismo, si associa a uno di quegli scultori forestieri, PandolfoFancelli, e con lui si trasferisce a Pisa dove lavora fino quasi alla metà delsecolo.Bibliografia:Santini V., 1860,IV,p.28. Russo S.,Aspetti della produzionee della diffusione dei manufatti marmorei tra '400 e '500, in: Le vie del marmo,catalogodella mostra, Firenze,1992,pp.43-46,figg. a pp. 58 e 61,(ivi, Bibliografia precedente).All'inizio del '500 l'Opera di San Martino promosse alcuni radicali interventidi rinnovamento dell'arredo interno della chiesa sull'esempio di quanto eragià stato realizzato nella Cattedrale di Lucca. All'inizio degli anni '20, primadel suo definitivo trasferimento a Pisa, Stagio Stagi, figlio di Lorenzo, continuail programma di rinnovamento dell'arredo scultoreo iniziato dal padre e in partecontinuato da Donato Benti. Al 1521-22 risalgono le due acquasantiere posteall'ingresso della chiesa e una coppia di capitelli di pilastro erratici raffigurantiputti, candelieri e mascheroni. Le due acquasantiere e la coppia di capitellifigurati mostrano un divario tra la maniera di Stagio Stagi e quella della generazioneprecedente, tra cui Lorenzo Stagi: infatti diverso é il repertorio ornamentalee il modo di scolpire poiché influenzato dagli scultori giunti dalla Spagnaal seguito di Bartolomeo Ordonez che a cavallo del secondo e terzo decenniodel secolo giunsero in Versilia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900528280
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0