Trinità con Santi Girolamo e Agostino

dipinto,

Personaggi: San Girolamo; Sant'Agostino; Padre Eterno; Cristo. Figure: bambino. Simboli: colomba (Spirito Santo). Attributi: (San Girolamo) leone; cappello cardinalizio; penna; libro. Paesaggi: mare

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Brugieri Domenico (1678/ 1744)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Lombardi Giovan Domenico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • INDIRIZZO via della Quarquonia, 4, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Meno consueta di quella che mostra il Cristo assiso alla destra del Padre oppure in croce, è l'immagine della Trinità come compare nella parte superiore della tela, con il Padre Eterno che sorregge il corpo esanime di Cristo secondo uno schema iconografico simile a quello della Pietà. Secondo una leggenda popolare, mentre Agostino passeggiava lungo la riva del mare meditando sulla Trinità, incontrò un fanciullo che, scavata una buca nella sabbia, cercava invano di riempirla d'acqua servendosi di una conchiglia. Quando fece osservare al bambino l'inutilità dei suoi sforzi quello osservò:"Non più che per l'umana intelligenza cercare di penetrare il mistero che stai meditando". Il bambino rappresenta Cristo San Girolamo, dottore della Chiesa, regge un libro e una penna, in allusione forse alla sua opera di traduzione della Bibblia in latino e comunque più in generale alla sua attività di erudito. Insieme alla Presentazione della Vergine al tempio del Brugieri, pure conservata a Villa Guinigi, questa tela ornava i due altari laterali della chiesa di San Nicolao, dove sono citati dai Ms. 1547 (c. 531) e 2186 (c. 8 r.) della Biblioteca Statale di Lucca, anche se in quest'ultimo sono erroneamente riferiti al Lombardi, forse in quanto questi è l'autore della grande tela già collocata sull'altare maggiore rappresentante la Vergine appare a San Nicolao. Se la Presentazione pervenne al Museo nel 1923 sotto il nome di Pietro Scorsini, la Trinità vi entrò con l'esatto riferimento al Brugieri ma essendosene persa la notizia della provenienza. Infatti nell'Ottocento sia il Barsocchini (1836, p. 19) che il Ridolfi (1877, p. 101) citano di fronte alla Presentazione un'Adorazione dei Magi che è quella del Lombardi esposta a Villa Guinigi (inv. 329). Tali considerazioni inducono ad ipotizzare, come di recente la Meloni (1994, p. 329, nota 13), che nel corso dei secoli sugli altari laterali della chiesa si siano avvicendate le tre pale, poiché l'origine della Trinità da San Nicolaoè incontestabile per la presenza di Sant'Agostino nella tela e per le notizie fornite dalle citate fonti settecentesche. Le due tele del Brugieri, non menzionate dal Marchiò che pure ricorda la chiesa di San Nicolao, sono databili, secondo la Meloni, a poco dopo il 1721. La stessa studiosa ritiene che le due pale , insieme a quella dei Santi Simone e Giuda "mostrano tangenze con la pittura nervosa e brillante di Alessandro Gherardini, pur mantenendo l'ariosità degli sfondati tipica dei lucchesi e che deriva dall'opera del cortonesco Antonio Franchi" (Meloni Trkulja 1990, p. 639). Tipico del Brugieri è il modo di costruire i panneggi e distribuire le pieghe accartocciate soprattutto nelle vesti del Padre Eterno e di Cristo e lumeggiate sulle emergenze, come pure l'uso di pennellate lunghe e filamentose. Dall'esempio di Lazzaro Baldi, già suo maestro, derivano tanto la stesura cromatica a pennellate sottili e nervose che accendono le superfici con vibranti tocchi di luce, quanto la scelta di un'illuminazione sommessa che sottolinea il senso di pathos che impronta soprattutto la zona superiore del dipinto. La figura di San Girolamo ricalca nella tipologia somatica, nella positura e nell'atteggiamento il Gioacchino della Presentazione al tempio di Villa Guinigi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526969
  • NUMERO D'INVENTARIO 356
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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