VERGINE ORANTE TRA DUE ANGELI E GLI APOSTOLI

architrave,
Guidetto (bottega)
notizie fine sec. XII-inizio sec. XIII

Architrave figurato sormontato da un listello sgusciato decorato con un tralcio di foglie rigonfie e accartocciate

  • OGGETTO architrave
  • MATERIA E TECNICA pietra calcarea di S. Maria del Giudice/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Guidetto (bottega): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attenzione della critica si è incentrata sull'architrave e sulla relativa iscrizione, ritenuta fondamentale per giungere ad una datazione e ad una probabile attribuzione. Il Ridolfi (1877), sostenendo che alcuni dei personaggi citati erano alla guida della chiesa nel 1187, stabilì per primo una data di riferimento precisa per l'esecuzione dell'architrave. L'erudito era già stato preceduto dagli studi del Trenta (1820) e del Mazzarosa (1843), che propendevano entrambi per una datazione entro la fine del sec. XII. Un ulteriore contributo per la datazione "precoce" del portale si ebbe quando alcuni storici dell'arte, quali lo Scharsow (1890), il Venturi (1904) e il Biehl (1926), guidicarono l'architrave vicina ai modi di Biduino. Anche Salmi (1928) accetta il 1187 come data approssimativa per l'esecuzione dell'architrave, ritenendo però il complesso del portale compiuto nel Duecento e coevo al portale di S. Cristoforo. Un secondo filone critico propone una datazione più tarda ed il legame con l'ambito dei Guidi. Toesca (1927) infatti ritiene che l'autore dell'architrave sia un seguace lombardo di Guidetto, che identifica con il maestro delle Storie di S. Regolo nel portico di S. Martino. La Garzelli (1969), la quale attribuisce il portale a Guidetto, sottolinea anch'essa la vicinanza con le parti vecchie del S. Martino, nonchè con i portali di S. Giusto e S. Cristoforo. Infine la Baracchini, il Caleca e la Filieri (1978) ritengono che l'attribuzione all'ambito dei Guidi valga per la parte alta, "sovrastante l'architrave di Villano", attribuzione che si precisa facendo riferimento alla taglia di Pratense, maestro documentato come successore di Guidetto nel cantiere di S. Martino dal 1220. Più recentemente, nel lavoro sulla chiesa di S. Giovanni, la Baracchini e la Filieri (1992) hanno proposto di datare il complesso del portale al 1180 in quanto, dai risultati di scavi eseguiti all'interno della chiesa, lo ritengono scolpito durante la fase di ristrutturazione dell'edificio, ristrutturazione connessa ai committenti indicati nell'iscrizione dell'architrave. Inoltre le studiose, in base ad un'analisi stilistica e al confronto con sculture della facciata di S. Martino e con il pulpito di Brancoli, giungono ad attribuire parte dell'arredo scultoreo alla maestranza di Guidetto, proponendo quindi di anticipare l'arrivo dell'artista a Lucca agli anni '80 del sec. XII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525571
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI sul listello che corre alla base delle figure - HOC P[RIOR] IN TE[M]PLO FUERAT BENE P[RO]X[I]M[U]S ILLI. P[RES] B[ITE]R UGICIO. BENEDICTUS TERCIUS ECCE. DISPENSATOR ERAT OPIZZO SET IN AGMINE QUARTUS. SACRA DABANT POPULO SOLVENTES MUNIA LAUIDIS. LEVITAMQ[UE] CANA[M] VILLANUM[M] NEMPE MAGISTRU[M]// - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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