capitello composito, serie - bottega lucchese (metà sec. X)

capitello composito, 940 - 960

dalla struttura schiacciatissima e dagli angoli abbattuti; ridotti quasi ad abaco, essi presentano un tipo di decorazione che alterna il rilievo all'incisione: il repertorio dei motivi oscilla tra tradizione classica (funi, ovoli, dentellature) e quella altomedievale, condensata nelle stampigliature circolari in angolo (che forse stanno ad indicare ciò che resta delle volute ioniche antiche), nei cunei affiancati, e in sottili foglie incise sulla porzione tagliata degli angoli, costituite da uno stelo e da uno scheletrico impianto di nervature; in un caso, negli angoli abbattuti si ritrovano minuscole figure umane scolpite

  • OGGETTO capitello composito
  • MATERIA E TECNICA pietra/ scultura/ incisione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lucchese
  • LOCALIZZAZIONE Coreglia Antelminelli (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I capitelli della chiesa di S. Martino a Coreglia, assieme a quelli di Corsena e Vicopancellorum, costituiscono gli esemplari più antichi della tipologia medievale in diocesi di Lucca e corrispondono a modelli altomedievali riscontrabili in Italia e in Europa; notevole il fatto che si trovino tutti nell'area circoscritta della Val di Lima. Assieme alla pieve di Arliano la chiesa dedicata a San Martino in Coreglia costituisce uno degli edifici più antichi della diocesi; anche se visibilmente interpolata da ricostruzioni tra X e XI secoli, la struttura originaria risulta ben osservabile nel fianco sinistro, assegnabile al secolo IX, dove compare peraltro un architrave scolpito che deve essere ricondotto alla primitiva chiesa o al suo arredo. Proprio in parallelo con alcuni caratteri iconografici, strutturali, e decorativi della pieve di Arliano, il S. Martino di Coreglia è stato riconosciuto dalla critica edificio di origine altomedievale, in cui i capitelli dell'interno apparterrebbero alla seconda fase costruttiva, relativa al secolo X, probabilmente attorno alla metà. Da tenere presente che le prime memorie della chiesa risalgono alla fine del secolo X, allorché il S. Martino apparteneva al piviere di Loppia. Per la particolarità strutturale così compressa e soprattutto per la soluzione ideografica delle volute ridotte a un cerchietto, i capitelli del S. Martino di Coreglia non trovano immediati confronti nella diocesi e in tutta la Tuscia; piuttosto sono avvicinabili ad esemplari di ambito culturale visigoto di VII secolo. L'arcaicità dei capitelli è ben riscontrabile comunque nella struttura schiacciata, che ben si accorda con il sottostante sostegno a bozze, indirizzando così verso una datazione al X secolo. Da ricordare che i capitelli ad angoli abbattuti (spesso striati ad indicare foglie) sono assai frequenti in età altomedievale nell'Europa occidentale e anche in Italia centrale (ad esempio nella cripta del S. Ansano a Spoleto, VIII-IX secoli): talora sono blocchi compatti, altre volte le foglie sono associate a incisioni spiraliformi sul campo centrale. Una conferma per la datazione degli elementi di Coreglia alla metà del secolo X viene infine dal confronto con i capitelli di una pieve già in diocesi lucchese e in area sanminiatese, ossia la pieve di S. Gervasio di Palaia (prima attestazione a. 813), probabilmente ricostruita alla fine del secolo X o nell'XI: qui tornano i sostegni non monolitici e un particolare tipo di capitello, schiacciatissimo, arricchito da cunei angolari e decorato (a intaglio e incisione) da motivi aniconici assai vicini a quelli della chiesa di Coreglia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525452
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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