TEORIA DI SANTI E CRISTO CROCIFISSO

gradino d'altare,
Ugolino Di Nerio (attribuito)
1295 ca./ 1337-1347

Personaggi: Sant'Agnese; Santa Maria Maddalena; San Nicola; Santo Stefano; San Ludovico; San Michele Arcangelo; Cristo Crocifisso. Strumenti del martirio: croce

  • OGGETTO gradino d'altare
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Ugolino Di Nerio (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Maestro Duccesco
    Paolo Da Siena
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella tavola, che si presenta lunga e stretta, è raffigurata una teoria di Santi e Cristo in Croce. Nella porzione del dipinto giunta fino a noi si vedono nell'ordine: Sant'Agnese, Santa Maria Maddalena, San Nicola, Santo Stefano, San Ludovico, il Crocifisso e l'Arcangelo Michele. Ognuna di queste figure è rappresentata a mezzo busto ed inserita in un archetto a tutto sesto. Agnese è quasi completamente avvolta in un manto rosso e reca, in un clipeo dal fondo blu, un agnello bianco; la Maddalena ha le lunghe chiome di color bruno; San Nicola ha una veste di color azzurro con decorazioni in azzurro più intenso e piccole ornamentazioni in bianco e rosso; la veste di Santo Stefano è di colore rosaceo con minute decorazioni a biacca; la Croce dell'archetto col Crocifisso è raffigurata in blu, mentre il San Michele indossa un'armatura color bruno ed ha le ali rossastre in basso e di color bruno nella zona superiore. Le aureole sono decorate a sgraffito con disegni vegetali; ogni santo reca ai lati in senso orizzontale, la scritta col proprio nome, mentre la parte di cornice nella zona superiore del dipinto, fra un archetto e l'altro, è di color bruno scuro. Corrono, ben visibili, incisi sull'oro del fondo, i due righi che delimitano l'altezza dell' iscrizione coi nomi dei singoli santi. L' opera, di buon livello qualitativo, è da riferire ad Ugolino di Nerio, intorno al 1320, in un momento di ancor stretta osservanza duccesca (Tartuferi 1998). Si tratta inoltre, secondo lo stesso studioso, di un'opera autonoma, un gradino d' altare di grandi dimensioni, che in origine recava al centro il Crocifisso. Dunque, contrariamente a quanto asserito in precedenza (Caleca 1983, p. 197), il dipinto non sarebbe stato parte dello stesso complesso dal quale proveniva la Madonna già in collezione Schiff Giorgini, opera di un pittore duccesco soltanto prossimo a Ugolino di Nerio. La produzione di Ugolino, che dopo un tentativo di smembramento e microframmentazione in vari sottogruppi(maestro del polittico 39 della Pinacoteca di Siena-Maestro del polittico Clark- Maestro della tavola del Castello di Brolio) è stata di recente riaccorpata, si caratterizza proprio per gli aspetti di raffinatezza e di preziosismo che, sia pur in modo lacunoso a causa dello stato di conservazione in cui ci è giunto, ci sono testimoniati anche dal dipinto lucchese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900524383
  • NUMERO D'INVENTARIO 300
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI alla destra della figura - GNES - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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