Madonna con Bambino tra San Pietro e San Giovanni Evangelista

trittico,
Ugolino Di Nerio (attribuito)
1295 ca./ 1337-1347

Personaggi: Gesù Bambino; Madonna; San Pietro; San Giovanni Evangelista; Dio Padre. Figure: angeli. Attributi: (San Pietro) chiavi; libro. Attributi: (San Giovanni Evangelista) libro. Decorazioni: fiore stilizzato

  • OGGETTO trittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Ugolino Di Nerio (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Tavarnelle Val di Pesa (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La carpenteria del trittico, originale e decorata con motivi geometrici, costituisce un interessante e raro esempio di incorniciatura originale, intagliata e dipinta. Il trittico era ricordato in sacrestia dal Carocci, il quale riteneva che in origine doveva trovarsi sull'altare maggiore. L'appartenenza del dipinto a scuola senese fu segnalata da Ugo Procacci (1932) che lo avvicinava alla scuola di Duccio, prossimo al Maestro di Badia Isola. L'accostamento alla scuola duccesca fu accettato anche dal Toesca (1951) e dal Berti (1961) che lo metteva in relazione con il trittico di Bagnano, opera attribuita dal Brandi alla cerchia di Segna di Bonaventura. Incluso negli elenchi del Berenson fin dal 1936 come opera della bottega di Ugolino di Nerio, seguace di Duccio che aveva lavorato anche a San Casciano Val di Pesa, tale attribuzione fu ripresa dal Baldini in occasione della mostra del 1959 a Barberino Val d'Elsa e venne confermata oralmente dal Longhi. Nella scehda della Mostra di Certaldo nel 1963 il Dal Poggetto ripresentava il dipinto come opera di Ugolino, anche se con l'intervento della bottega per la sua destinazione campagnola. A Ugolino spettano, riprendendo le parole di Dal Poggetto, " la caratteristica tonalità dei colori che ora baluginano sul fondo scuro dell'argento ossidato, l'intessità più libera dei volti e la sottile minuzia delle figure ". Più di recente lo Stubblebine (1979), datandolo al 1320 circa, ha espunto dal catalogo di Ugolino il dipinto che assegna a un maestro battezzato con il nome di Maestro di Olena. Si tratterebbe di un allievo del Maesrto di Citta di Castello, caratterizzato da un maggiore provincialismo, autore anche del Sant'Agostino della Collezione Sirén di San Francisco di California. Alcuni stilemi del trittico di Olena, come per esempio la barba con una scriminatura centrale, i baffi che si confondono con la barba, le rughe della fronte a solchi paralleli e regolari e le caratteristiche rughe a V del volto di S. Pietro rimandano specificatamente alla bottega di Ugolino, si confronti i santi del polittico di Santa Croce a Berlino. Il confronto con altre opere di Ugolino, il Cristo del pinnacolo centrale con il Cristo della Contini Bonaccossi, la Madonna con la Madonna Lehmann del Metropolitan Museum di New York, dichiarano una tenuta formale più provinciale con cadute di qualità in alcune parti del dipinto che inducono a ritenere che vi sia stato un ampio intervento della bottega, ravvisabile anche in una maggiore semplificazione dei panneggi; nè si dimentichi che con Ugolino lavorarono i fratelli pittori Guido e Minuccio ( notizie come da catalogo )
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900123579
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sotto la figura del santo - S (AN) PETRUS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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