MADONNA CON BAMBINO E SANTI

trittico,

Trittico in due registri con coronamento a terminazione ogivale

  • OGGETTO trittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel comparto centrale del registro principale del trittico è raffigurata laMadonna col Bambino. Quest' ultimo seduto sulle ginocchia della madre si toccala pianta del piede sinistro con la mano destra mentre stringe nell' altra unuccellino. La veste rosacea della Vergine è arricchita da decorazioni in oroed è ricoperta da un manto scuro soppannato in vaio. Il trono su cui siede hauna struttura essenziale ed un coronamento a tre cuspidi. Alla destra dellaVergine è raffigurata Santa Maria Maddalena anch' essa con una veste dalle tintepastello analoghe a quelle di Maria, ma ricoperta da un manto di color rossocarminio orlato d' oro, sul quale si allungano le sue chiome bionde. La Maddalenareca come di consueto il vaso dorato per gli unguenti e posa i suoi piedi suun manto erboso costellato di minute presenze floreali, in modo analogo a quantoavviene per il San Michele nello scomparto laterale destro del trittico.L' arcangeloè raffigurato nell' atto di trapassare con un' esile lancia il corpo del drago/serpenteai suoi piedi. L' armatura verdastra che indossa è quasi interamente celatada un manto anch' esso bordato d' oro e dalle tinte simili a quelle di Mariae della Maddalena. In alto nel coronamento cuspidato di sapore ancora goticodel trittico si stagliano sul fondo oro Dio Padre benedicente fra San Nicolaed un Santo vescovo.Dio Padre, ritratto a mezza figura, indossa una veste verdastrain parte coperta da un manto di color rosa e regge con la mano sinistra il Vangeloaperto alla pagina in cui si legge "Ego sum lux mundi, via veritas et vita".Nellafascia di raccordo fra la cuspide ed il registro principale su di un fondo scuro,derivato con ogni probabilità, dall' ossidazione di un' originale strato inargento, sono raffigurati quattro serafini, due dei quali ritratti per metàa causa dell' assenza di spazio. Nel registro principale, i singoli scompartisono delimitati dalla presenza di una colonnina tortile dorata, dotata di basee di capitello foliaceo. Il dipinto in esame si colloca a pieno titolo sul crinalefra Gotico e Rinascimento: la sua cultura infatti manifesta caratteri ibridisia per quanto riguarda le caratteristiche stilistiche, che per quelle iconograficheed infine per la struttura della forma stessa della tavola (De Marchi 1998).Quest' ultima è infatti costituita da un trittico con ogive di diversa altezza,riquadrate da una cornice retta su cui si imposta una lunetta dalla curiosasagoma ad arco inflesso. Dal punto di vista iconografico, l' alutore del tritticodichiara il proprio debito nei confronti di un modello di un artista della generazioneprecedente: il senese Taddeo di Bartolo. Probabilmente il pittore del trittico231 del Museo di Villa Guinigi poteva aver studiato la tipologia del Bambinoche si tocca la pianta del piede sinistro con la mano destra in un dipinto alui cronologiamente più prossimo, il trittico di Priamo della Quercia oggi alMetropolitan Museum di New York. Il prototipo di Taddeo di Bartolo, forse inorigine anch' esso in area lucchese, si trova invece oggi al Philbrook Art Centerdi Tulsa. Per quel che concerne lo stile dell' opera, in esso convivono pacificatiin maniera piuttosto ingenua, elementi ancora gotici come la cromia squillanteed accesa (si vedano le vesti rosacee dei Santi) ed assimilazioni generichedel nuovo linguaggio rinascimentale, si prenda ad esempio la posa sicura e statuariadella Maddalena. E' ancora assai inarrivabile la ricostruzione del catalogodi questo modesto maestro: in occasione della mostra "Sumptuosa Tabula Picta"si è pensato di attribuire allo stesso autore del al trittico in esame la tavolaraffigurante il San Nicola da Tolentino che protegge la città di Pisa dellachiesa pisana di San Nicola (Miklòs Boskovits com. orale ad Andrea de Marchi). AUTH: YY000005, AUTN: Maestro di San Quirico a Guamo, AUTA: notizie metà sec. XV, AUTS: attribuito, AUTM: analisi stilistica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900524373
  • NUMERO D'INVENTARIO 231
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • ISCRIZIONI sul libro retto da Dio Padre - EGO /SUM /LUX/ MUN/DI VI/A VER/ITAS/ ET /VITA - corsivo - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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