SAN MICHELE ARCANGELO

dipinto,
Traini Francesco (attribuito)
notizie 1321-1345

Personaggi: San Michele Arcangelo. Animali fantastici: drago. Oggetti: lancia

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Traini Francesco (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Anonimo Lucchese O Pisano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella tavola è raffigurato un San Michele che conficca la propria lancia nel drago ai suoi piedi.Quest' ultimo ha il corpo color verde acqua, mentre le cartilagini delle ali sono figurate con rialzi a biacca. L' arcangelo indossa una veste azzurra in cui le pieghe sono anch' esse suggerite da rialzi a biacca. Le ali all' esterno sono dello stesso color azzurro della veste, mentre all' interno sono di diversi colori, digradanti da un tono più chiaro in alto (quasi bianco) ad uno più scuro in basso (bruno cupo). Le piume, a loro volta sono dipinte con tocchi di bruno più scuro. In un color bruno cupo sono raffigurate anche due bande decorative della veste che la solcano in senso orizzontale e verticale. Dello stesso colore infine è la fibula che ferma il manto rosaceo dell' arcangelo. Il dipinto, di grande finezza esecutiva, fu ricondotto al Traini su suggerimento di Roberto Longhi da Mario Bucci (Bucci 1962). La sua datazione più probabile è quella verso la metà del quinto decennio in prossimità di opere come il polittico pisano con la gloria di San Domenico. In questa stessa fase dell' attività del pittore sembrano addensarsi molte delle sue opere più note come (oltre al monumentale polittico con San Domenico, oggi al museo Nazionale di San Matteo) la Sant' Anna Metterza del Museo dell' Università di Princeton, la Madonna col Bambino già nella collezione Schiff di Pisa, l' Eterno benedicente del Museo dell' Università del Nord Carolina a Chapel Hill ed il San Paolo del Museo di Nancy. La tavola racchiudibile entro la produzione centrale del Traini mostrerebbe eco ancor fresche della pittura di Simone Martini in particolare parallelo con la produzione avignonese del Martini e del Giovannetti (Bellosi 1991). Angelo Tartuferi (Tartuferi 1998) la avvicina cronologicamente anche al Santo vescovo oggi in deposito agli Uffizi ed un tempo presso il convento fiorentino di Santa Felicita. Il San Michele, in lucchesia probabilmente sin dall' origine, dovette esser visto da pittori operosi in zona come Angelo Puccinelli (De Marchi 1998). La meditazione sulla poetica del Traini, caratterizzata da una resa pittorica delicata e raffinatissima, dovette esser fondamentale anche per pittori come il cosiddetto maestro di San Frediano o per l' autore della lunetta ad affresco con una Crocifissione staccata dal cimitero di Santa Caterina (Tartuferi 1998). La tavola dal convento dell' Angelo sui monti di Brancoli, fu portata temporaneamente presso il museo di San Matteo a Pisa da dove è arrivata a quello di Villa Guinigi, sede più appropriata vista la sua probabile attinenza con l' area lucchese. Dalla chiesa di Tramonte di Brancoli sono giunti al Museo di Villa Guinigi altri dipinti come la complessa tavola d' altare di Priamo della Quercia ed i due laterali di polittico di Gherardo Starnina
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900524359
  • NUMERO D'INVENTARIO 657
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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