San Luigi dei francesi tra San Francesco di Paola e Santa Elisabetta d'Ungheria

dipinto,

Fulcro compositivo della tela è la figura di San Luigi di Francia, in piedi al centro, abbigliato in veste marrone, manto azzurro e manto di ermellino. Il santo, che regge nella destra lo scettro culminante nel giglio, emblema dei re di Francia, volge lo sguardo verso l'alto dove, contro le nubi aranciate, si stagliano due cherubini. Sul fondo sono una balaustra su cui è posata la corona di San Luigi e una possente colonna. A sinistra è inginocchiato San Francesco di Paola in veste marrone, con cappuccio, fermata in vita da un cordone da cui pende la corona del Rosario. Sul lato opposto è accovacciata Sant'Elisabetta d'Ungheria in abito grigio e velo delle terziarie francescane recante delle rose in grembo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Gabbiani Antonio Domenico (1652/ 1726)
  • LOCALIZZAZIONE Pietrasanta (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ne Le opere di pittura a Pietrasanta, uscito nel 1964, Alfonso Mazzei confondeva la tela del Gabbiani con il dipinto ottocentesco di identico soggetto allora esposto nel sito originariamente occupato da quello del fiorentino, che in tempi recenti è stato ricollocato sul primo altare sinistro della chiesa di San Francesco (Mazzei 1964, p. 27). Secondo quanto riferisce l'allievo anglo-fiorentino del Gabbiani, Ignazio Enrico Hugford, che del maestro redasse una fondamentale biografia, la pala, commissionata dal "Gran Principe Ferdinando, in grazia del Padre Giovanni Corsetti Confessore di Cosimo III", pervenne alla chiesa di San Salvatore nel 1700. Le tre figure, collocate simmetricamente a formare una equilibrata struttura piramidale, manifestano le simpatie velatamente cortonesche, seppure riviste in chiave classicista e misurata, dell'autore, che nel profilo di Santa Elisabetta si mostra deferente nei confronti del suo maestro Vincenzo Dandini, mentre nel San Luigi si scorge il ricordo di Simone Pignoni. La pala ben si colloca nel passaggio tra Sei e Settecento che vede la conversione del Gabbiani ad un addolcimento formale di stampo marattesco e ad una maggiore monumentalità delle forme
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900507766
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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