PROMETEO
statua,
1823 - 1828
Tacca Giovanni (1803/ 1831)
1803/ 1831
statua
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
GESSO
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ATTRIBUZIONI
Tacca Giovanni (1803/ 1831)
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Accademia, già Palazzo del Principe
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Segnalata da Lazzoni C. nella "Galleria delle Opere Moderne", fu donata all'Accademia, come le altre opere di questo autore, dal nipote e scultore Ariodante Casoni Tacca. Fu eseguita a Carrara dopo il ritorno da Roma (1823) e prima del soggiorno napoletano (Carozzi R., La scuola di Carrara tra Canova e Bartolini, in Scultura Marmo Lavoro, catalogo della mostra, Milano, p. 231). Raffigura il noto episodio della punizione di Prometeo da parte di Giove. Per scontare la sua "colpa", consistente nel tentativo di precorrere i tempi della civilizzazione regalando il fuoco al genere umano, il titano incatenato ad una roccia si vede quotidianamente divorare il fegato, destinato a ricrescere, da un'aquila; inizialmente prevista per l'eternita', la pena viene interrotta da Ercole che uccide l'aquila con una freccia. Si nota subito nell'opera di Tacca un errore d'interpretazione dell'episodio, non segnalato da Lazzoni che descrive la figura "incatenata ad uno scoglio, con un avvoltoio in atto di divorarle il cuore". Il preferire come bersaglio la tradizionale sede dei sentimenti al fegato, puo' non essere stato, in un contesto fortemente romantico, il semplice prodotto di un lapsus. L'opera vibra di tensione fisica e spirituale; la resa narrativa e' di un naturalismo sconvolgente. I due personaggi interpretano infatti con vigore le parti drammatiche che sono chiamati a sostenere: Prometeo, col corpo contorto dal dolore e dall'orrore, mostra nel volto l'impotenza ad opporsi al volere divino, mentre l'aquila rende perfettamente la bestialita' soddisfatta con cui espleta il compito per lei naturale di giustiziera
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900409862
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0