Sant' Andrea

dipinto, 1325 - 1329

La tavola ha una forma cuspidata a sesto acuto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • MISURE Altezza: 111
    Larghezza: 50.5
  • ATTRIBUZIONI Memmi Lippo Di Filippuccio (notizie 1317/ 1356)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di S. Matteo
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale di S. Matteo
  • INDIRIZZO Piazza San Matteo in Soarta, 1, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, faceva parte di un polittico, proveniente dal convento di San Paolo a Ripa d'Arno e poi passato alla collezione Zucchetti, originariamente firmato, come testimonia Vasari (1568/1906). Già Da Morrona (1793) lo osservava nella sagrestia della Chiesa smembrato (era costituito da un MAdonna, San Pietro, San PAolo, San Giovanni e altri santi), precisando che un tempo esso si trovava sull'altare maggiore e che vi si leggeva la firma di Lippo Memmi e una data che l'autore non leggeva con sicurezza visto che dice "circa 1325". Anche nell'inventario (1796) della collezione Zucchetti, dove poi passò il dipinto, si dava la medesima informazione. Altri frammenti del complesso sono conservati al Museo Lindenau di Altenburg, nel Musée de la Charteuse di Douai e nella collezione Chiaramonte-Bordonaro di Palermo (Caleca 1987). Il nome di Lippo Memmi fu riproposto dal Polloni (1837), che identificava il Santo come San Giacobbe, seguito da Cavalcaselle (1885), da Bellini Pietri (1906), e da numerosi altri studiosi (Van Marle 1924; Lavagnino 1936 etc.); mentre un'altra linea critica, di cui, fra gli altri, fu esponente Bellosi (1974), vi ha riconosciuto l'opera di Barna da Siena, attribuzione che Carli (1974) accolse dubitativamente. A dissipare ogni dubbio è stato Caleca (1976), che, contemporaneamente a Moran (1976?) ha dimostrato l'inesistenza storica di Barna, nome derivante, nella tradizione dei "Commentari " di Lorenzo Ghiberti, dalla contrazione del nome "Bartolo di Fredi", evidentemente mal letto. Caleca ha anche sottolineato che l'indicazione dubitativa che il Da Morrona dà della data "circa 1325" deriva probabilmente dal fatto che l'iscrizione in questione doveva essere lacunosa nella sua parte finale, dunque la data va intesa in modo cronologicamente più ampio, tra il 1325 e 1329
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900405716
  • NUMERO D'INVENTARIO 1673
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di San Matteo - Pisa
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI zoccolo del basamento sui cui poggia il trono - STS AND(REA)S APOSTOLUS - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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