matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria
dipinto,
Vanni Francesco (1563 Ca./ 1610)
1563 ca./ 1610
Al centro, su un trono rialzato da due gradini e coronato da una banda di tessuto rosso acceso, siede la Madonna con un libro nella mano destra mentre con l'altra trattiene il Bambino in piedi che sta mettendo l'anello al dito di Santa Caterina da Siena inginocchiata di profilo e abbigliata con la veste bianca. A sinistra è San Francesco con l'abito bruno dei francescani genuflesso con le mani giunte in preghiera. Sui gradini del trono è disteso un drappo grigio-crema mentre sul fondo è drappeggiato un tendaggio rosso cupo. Nella lunetta che sovrasta la tela è il Padre eterno benedicente con veste azzurra e manto lilla, accompagnato da angeli che recano fiori
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Vanni Francesco (1563 Ca./ 1610)
- LOCALIZZAZIONE Capannori (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ricordato all'inizio dell'Ottocento dal Cianelli come "una bell'opera del Cav. Vanni" (Lucca, Biblioteca Statale, Ms. 1913, c. 188 v.), lo Sposalizio di Santa Caterina, sormontato dalla lunetta con il Padre Eterno benedicente, mantiene l'originaria collocazione all'altare destro della pieve di Lunata. Nel 1975 Guglielmo Lera pubblicava la tela indicando la presenza della firma del pittore sul retro del dipinto e proponendo una datazione a cavallo tra Cinque e Seicento (Lera 1975, p. 320). Recentemente attribuito a Rutilio Manetti (Bagnoli 1978, p. 33) - con l'opera giovanile del quale in effetti mostra consistenti affinità - l'autografia del Vanni è stata ribadita in occasione della mostra su La Pittura a Lucca nel primo Seicento grazie a rinvenimenti documentari (Betti 1994, p. 139). Infatti nelle carte manoscritte di Enrico Rifdolfi, conservate presso la Biblioteca Statale di Lucca, sono presenti alcune note, evidentemente trascritte dai documenti originali, relative ad una prima caparra versata al Vanni in data 18 agosto 1602 e al saldo effettuato due anni dopo, con il tramite del R. P. Carlo di Santa Maria Corteorlandini, "per lancona dipintovi la gloriosa M.a et Bambino et dalat. S. Franc. e S. Cat.na da Siena et il mezo tondo di sop. con Dio Padre mando ditto Sig. Franc. di Siena" (Lucca, Biblioteca Statale, Fondo Ridolfi, Artisti lucchesi e stranieri che hanno lavorato a Lucca, Ms senza segnatura). Il non meglio identificabile Padre Carlo di Santa Maria Corteorlandini dovette agire da intermediario, non solo per lo svolgimento delle operazioni economiche relative all'esecuzione e alla consegna del dipinto, ma probabilmente anche per la tessitura della rete di relazioni che determinarono l'attività del Vanni per la Congregazione dei Chierici Regolari della Madre di Dio, di cui Padre Carlo era membro (Natività della Vergine, 1602), per la pieve di Lunata (1602-1604) e poi ancora per Santa Maria Corteorlandini per le tele dell'altare della Madonna della Neve (metà primo decennio). La decisa semplificazione compositiva qui attuata dal Vanni, rispetto al dipinto senese di ugual soggetto del Rifugio, consente di sottolineare i gesti nel contempo solenni e accostanti delle figure, di cui la consistenza plastica e la resa dei panneggi, più moderatamente scheggiati, suggerisce la vicinanza cronologica con la Crocifissione del Museo della Cattedrale di Lucca. Nella scala cromatica dalle dominanti tonalità fredde care al Vanni - si osservi il cangiantismo del lilla trascolorante in azzurro nel manto del Padre Eterno, la semplificazione di un topos baroccesco assai frequente nelle opere del senese - si inserisce la nota squillante del rosso laccato del coronamento del baldacchino, della coperta e dei lacci dei libri
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900387098
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0