Cristo crocifisso con la Madonna San Francesco d'Assisi Santa Caterina da Siena e angeli

dipinto post 1590 - ante 1600

DIPINTO su tela. CORNICE in legno dorato e intagliato, a cassetta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 70 cm
    Larghezza: 26 cm
  • ATTRIBUZIONI Vanni Francesco (1563 Ca./ 1610): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Federico Barocci
    Pittore Dell'italia Centrale?
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
  • INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è entrato nella Regia Pinacoteca di Torino acquistato da Roberto D'Azeglio, presumibilmente negli anni Quaranta del XIX secolo. Una scritta sul retro riportata dal Vesme e dalla Gabrielli attesta che il quadro allora attribuito a Federico Barocci è stato oggetto di un contratto rogato a Genova dal notaio Ignazio Carbone il 30 agosto del 1821. Nell' 'Elenco dei quadri della Reale Pinacoteca' redatto dal Vico nel 1851, l'opera è registrata nella sala sesta, nella Torre di levante verso il Teatro Regio, contrassegnata dal numero 147 e descritta come "Gesù Crocifisso, colla Vergine, S.ta Rosa e S. Francesco, su tela del Cav. Franc.o Vanni" (p. 6). Tali collocazione e attribuzione sono confermate nel 1859 (J. M. Callery , 1859, p. 162) e nel 1884 (F. Gamba, 1884, p. 43). L'opera passa quindi nella sedicesima sala nella sezione dedicata alle scuole cinquecentesche dell'Italia settentrionale e centrale (Vesme 1899 e 1909). Entra poi nei depositi (Pacchioni 1932; Gabrielli 1971, con bibliografia), dove si trova anche oggi. Contraria all'attribuzione al pittore senese Francesco Vanni (Siena, 1564-1610), esponente di spicco della pittura della controriforma a Siena, è Francesca Quasimodo (scheda OA, 2005), secondo la quale "il dipinto è forse da rileggere in chiave più nordica, come di un artista che ha copiato alcuni modelli manieristi italiani, senza conoscerli direttamente, o rielaborandoli in modo del tutto personale". In realtà lo stile morbido e sfumato di ascendenza baroccesca, il colorismo acceso e dolce, il patetismo dei personaggi, le fattezze dolci delle fisionomie rimandano proprio alle opere del Vanni, come i dipinti senesi in San Domenico e Santa Caterina, l' 'Immacolata Concezione' nella Basilica di Santa Margherita a Cortona. L'opera rimanda anche alle numerose immagini devote raffiguranti Santa Caterina da Siena, riferite al Vanni (Salerno, Cava de' Tirreni, Museo della Badia benedettina della Ss.ma Trinità di Cava)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350952
  • NUMERO D'INVENTARIO 649
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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