Nesso e Deianira

stampa stampa di riproduzione, ca 1672 - ca 1699

Personaggi: Nesso; Deianira

  • OGGETTO stampa stampa di riproduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Audran Gérard (1640/ 1703): incisore
    Pippi Giulio Detto Giulio Romano (1499/ 1546): inventore
  • LOCALIZZAZIONE Montecatini-Terme (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa è una traduzione della lunetta della camera da letto di Federico Gonzaga chiamata “camera delle aquile” al palazzo del Tè a Mantova. L'affresco fu eseguito nel 1528 da allievi di Giulio Romano, Anselmo Guazzi e Girolamo da Pontremoli. La Massari afferma che il disegno originale di Giulio, oggi non rintracciabile, era stato visto in Francia. Quindi l'Audran, pur lavorando dal 1666 al 1672 a Roma nella bottega del Maratto, probabilmente conobbe il disegno non in Italia bensì al suo rientro da Parigi. Quindi secondo la Massari Audran incise la lastra dopo il 1672, come sarebbe dimostrato anche dall'iscrizione con il privilegio del re. Sappiamo infatti che Colbert aiutò Audran a divenire l'incisore del re e ad aprire una sua stamperia a Parigi. La stampa in esame è tuttavia in controparte rispetto a quella di Audran ma di eccellente mano, e quindi è opera di un artista molto vicino al maestro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900383396
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Tullae Rom/ G. Au. Sc. C. p. R -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Audran Gérard (1640/ 1703)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Pippi Giulio Detto Giulio Romano (1499/ 1546)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1672 - ca 1699

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'