Deposizione. deposizione di Cristo dalla croce

stampa stampa di invenzione, ca 1923 - ca 1923

Personaggi: Cristo. Figure maschili. Oggetti: croce

  • OGGETTO stampa stampa di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Marini Marino (1901/ 1980): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Centro di Documentazione e Fondazione Marino Marini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Tau già Convento degli Ospitalieri di S. Antonio Abate
  • INDIRIZZO corso Silvano Fedi, 30, Pistoia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime opere grafiche di Marino Marini, sono databili tra il 1919 e il 1 923, sono dodici incisioni, che egli eseguì quando era ancora un giovane s tudente dell' Accademia di Belle Arti di Firenze, esse testimoniano sia il suo talento , sia la prontezza con cui si era imadronito della tecnica de ll' acquaforte, che apprese dal professor Celestino Celestini. L' incision e qui analizzata, intitolata " Deposizione ", è molto importante nel perco rso artistico dell' artista: anzitutto, essa dimostra, come Marini non fos se minimamente influenzato dalle suggestioni futuriste e cubiste che pure, a Firenze, avevano avuto e ancora avevano più di un eco. Al tempo stesso, guardando quest' opera, ci si accorge invece di una certa suggestione d' ascendenza secessionista, con l' inclinazione ad enfatizzare la forma a da rle rilievo e plasticità. Questa è anche l' ultima, delle prime dodici acq uaforti, eseguita da Marini: è una complicata composizione, che ricorda mo delli maieristici, una torre di figure vacillanti in una luce indeterminat a, sullo sfondo di un cielo oscuro e tempestoso, e, sotto la vista di un p aesaggio ricchissimo di figure. Sicuramente questa incisione è databile 19 23, di essa sono state tirate due sole prove; ( una appartiene alla collez ione privata della Contessa Margherita Morcaldi Pistonsi ); una delle qual i è ora di proprietà della Collezione dei Musei Vaticani, dono generoso de lla sorella dell' artista Egle. Nel 1923 Marino Marini frequentava già il corso di scultura ed è chiara in questa incisione una spinta culturale ver so altri e nuovi interessi formali. A capirne l' intima struttura michelan giolesca, può ancora aiutarci una testimonianza della sorella Egle, là dov e parla dei disegni che, a quel tempo, Marino aveva cominciato a fare: " D al passato - scrive Egle - ogni secolo gli balza davanti con i suoi gigant i .... I disegni che accumula, a volte sembrano sogni rabescati per il mod o di vedere con la fantasia. Nei fitti geroglifici egli spesso trova il su o tema, che sembra sorgere dal remoto. In un fitto tessuto egli ammassa ar chitetture di membra; ne erompono particolari di forza; lo schema è precis o; ritmo e sensibilità distribuiscono foga serrata, d' istinto ". E' una d escrizione che si attaglia perfettamente anche all' incisione della " Depo sizione ". Tra questa incisione del '23 e le incisioni successive c'è un i ntervallo di venti anni. E' infatti solo nel 1943 che Marini ricomincia a incidere
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348443
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Marino M - Marini Marino - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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