angeli portacandelabri/ Santo

decorazione plastico-pittorica,

Cappella funeraria a pianta longitudinale. L'ingresso, lo spazio centrale e la zona dell'altare sono delimitate da sei paraste, tre per parete, dotate di scalino e terminante la prima coppia con teste umane di profilo e le altre con volute arricchite da palmette e rosette. Il pavimento a mosaico è composto da tessere in marmo. Sulla parete frontale poggia l'altare, sulla cui base è ripetuto il motivo del capitello delle paraste. Sulla stessa parete, ai lati della finestra, sono due angeli reggicandelabro. Al centro del soffitto decorato con motivi geometrici su fondo scuro, è la grande testa dipinta di San Romolo

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a tempera
    marmo/ mosaico
    pietra serena/ scultura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Giusti Ugo (1880/ 1928): ideatore
    Chini Galileo (1873/ 1956): esecutore
    Aloisi Aristide (notizie 1908-1923)
  • LOCALIZZAZIONE Fiesole (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE A seguito della decisione della Giunta comunale di Fiesole di ampliare il cimitero del capoluogo, nel 1911 all'arch. Ugo Giusto fu affidato l'incarico di redigere un progetto. Scartate la prima pomposa proposta e la seconda che prevedeva la decorazione della facciata del loggiato in stile Liberty, forse per mancanza di fondi fu approvato un più modesto piano. Così l'apliamento si riduceva solo nel prolungamento dell'ottocentesco loggiato e la costruzione, nello spazio ottenuto, di nuove cappelle gentilizie. Le prime ad essere state costruite furono, fra il 1914 e il 1921, le tre che si affacciano sul campo a sterro. Ad inaugurare la serie fu la Cappella S. Romolo completata nel 1916. Tutti i lavori furono diretti dall'arch. Ugo Giusti, il quale per la pittura murale della cappella si avvalse della collaborazione di Galileo Chini. Ad occuparsi dei modelli in gesso della decorazione plastica fu Aristide Aloisi, un artista del quale non abbiamo notizie biografiche; è possibile che egli lavorasse stabilmente con i Chini, con i quali lavorò sia nella decorazione delle terme Tamerici di Montecatini e Berzieri di Salsomaggiore. Gli estrosi motivi decorativi, esempio raro nel territorio fiorentino sono frutto di un gusto eclettico che già dai primi anni nel nuovo secolo andava recupernando forme dell'arto mediorientale, molto in voga, ad esempio, negli addobbi delle navi di crociera dell'epoca. Degli elementi molto simili si trovano a profusione nelle già citate Terme di Salsomaggiore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900342018
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI S. ROMOLO - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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