monumento funebre di Von Hildebrand Adolf (fine sec. XIX)

monumento funebre,

Cippo funerario entro recinto marmoreo, poggiante su un alto zoccolo, ospitante una complessa decorazione: sulla fronte sono due rami di ulivo, legati da un nastro, con un uccello intento a beccare un frutto. Agli angoli sono due maschere alate, dalla cui capigliatura scompigliata escono due serpi. Sul fianco sinistro sono raffigurati una tavolozza con pennelli, triangolo, riga e compasso, e su quello destro una lira su cui poggia una civetta; sul retro è l'albero della vita. La centina del cippo è decorata a motivi a volute e sulla fronte è scolpita una piccola ghirlanda dotata di cartiglio. Corona il il monumento un'urna, a forma di vaso, con una complessa decorazione: lungo tutta la superficie corre un tralcio di vite interrotto, davanti da un ritratto di profilo all'antica, nella parte posteriore da un uccello pronto a spiccare il volo

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Von Hildebrand Adolf (1847/ 1921): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta del monumento sepolcrale commissionato allo scultore tedesco Adolf von Hildebrand (1847-1921) dalla signora M. Bennert (1829-1929) sorella del noto pittore e teorico svizzero Heinrich Fussli, in occasione della morte del figlio Rudolf avvenuta il 9 settembre 1882 a Montepulciano, in provincia di Siena. Il 14 settembre la signora Bennert fece trasportare la salma del figlio a Firenze dove venne tumulata nel Cimitero Evangelico agli Allori. A seguito del triste evento la donna si rivolse all'amico Hildebrand per l'esecuzione di un monumento sepolcrale in grado di evocare il carattere intellettuale del figlio, che poi era in sintonia con quello della famiglia. La scultura venne eseguita da Hildebrand nella sua casa-atelier presso il convento di san Francesco di Paola, da lui acquistata al tempo del suo trasferimento a Firenze nel 1872, e dove trascorse tutta la vita fino alla morte avvenuta nel 1921 (cfr.: A. Heilmeyer, Adolf von Hildebrand, Munich, 1922; A. Hass, Adolf von Hildebrand. Das plastisches portrait, Munich, 1984; S. Esche-Braunfels, Adolf von Hildebrand, Berlin, 1993, con bibliografia precedente). Seppure la struttura del cippo sia molto semplice, la complessa iconografia che corre lungo tutto il monumento fa di quest'opera un capolavoro non solo della produzione artistica di Hildebrand ma della scultura funeraria più in generale. Sulla fronte del cippo è un uccello che becca da un ramo di ulivo, evidente allusione alla precoce morte di Rudolf; agli angoli sono due maschere alate con serpi che evocano l'antica immagine della medusa; sul fianco sinistro sono raffigurati gli strumenti di lavoro del pittore, tavolozza, pennelli, riga e compasso che alludono al mestiere del defunto, mentre sul fianco destro è una civetta appollaiata su una lira, il cui suono accompagna il lungo sonno; sul retro è l'albero della vita. Lungo la superficie dell'urna corre un tralcio di vite interrotto davanti da un ritratto-cammeo i cui tratti fisionomici sono quelli di un uomo gia' adulto (quindi non dovrebbe essere il ritratto del giovane defunto morto in giovane età); sul retro un uccello pronto a spiccare il volo verso un futuro interrotto dalla prematura morte. Per questo lavoro Hildebrand si è servito di due disegni: uno eseguito al tempo del suo primo soggiorno a Firenze, nel 1867, e che traccia, con varianti, il basamento de 'L'Incredulita' di San Tommaso', celebre gruppo scultoreo di Andrea del Verrocchio posto sulla facciata della chiesa fiorentina di Orsanmichele (dove le due maschere laterali si trasformano in meduse);un altro raffigura la versione ultima del monumento e pare sia stato eseguito nel 1873, quindi prima della commissione (il disegno è pubblicato in: A. Heilmeyer, op. cit., p. 36, tav. 59); Sappiamo, inoltre, che esiste un disegno preparatorio inedito dell'urna (cfr.: S. Esche-Braunfles, op. cit., pp. 545-546). I caratteri dell'opera rispecchiano gli interessi di Hildebrand per l'arte antica arricchita da suggestioni evocative e allusioni simboliche, sviluppati grazie alla forte influenza esercitata su di lui da Hans von Marèes (1837-1887), prezioso amico e collaboratore, conosciuto nel corso del suo soggiorno giovanile a Roma fra il 1865 e il 1870. Al tempo dell'esecuzione del monumento sepolcrale Hildebrand s'impegno' con la signora Bennert a eseguire per lei il busto in bronzo che la raffigurasse, oggi al Kunsthaus di Zurigo (cfr.: A. Hass,op. cit., p. 91, n. 47)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900303139
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI fronte del cippo - RUDOLF / BENNERT / GEBOREN DEN 2 NOV(EMBER) 1858 / ZU FRANKFURT AM MAIN / GESTORBEN DEN 8 SEPT(EMBER) 1882 / ZU MONTEPULCIANO - lettere capitali/ numeri arabi - a incisione - Tedesco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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