San Rocco
dipinto,
1631 - 1631
Naldini Giovan Pietro (attribuito)
1578 ca./ 1642
Tela di formato rettangolare con semplice cornice di legno modanata tinta di nero
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Naldini Giovan Pietro (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto insieme al suo pendant raffigurante "l'Angelo custode" (cfr. scheda OA n. 0900300468), fu commesso dalla Compagnia del Nome di Gesù per ornare il proprio altare nella chiesa di S.Pietro quale ringraziamento per lo scampato contagio dopo l'epidemia di peste del 1630-31. Nel libro della Compagnia alla fine del 1631 si legge infatti: "a Gian Pietro pittore in Prato per hauer fatto due quadri, uno del Angelo Custode e l'altro di San Rocco, per divotione presa da' fratelli della Compagnia per occasione del contagio, quali quadri si son messi uno per banda dal'altare della Compagnia". Fra i pittori attivi a Prato in questo periodo troviamo Giovan Pieto Naldini che ritengo possa identificarsi con l'artista citato nel documento alle cui opere certe le nostre tele si avvicinano stilisticamente. A queste stesse conclusioni è arrivato anche Claudio Cerretelli in un recentissimo articolo (cfr. C. Cerretelli, Giovan Pietro Naldini pittore a Prato, in "Prato Storia e Arte", 1992, n. 82, pp. 34-54) dove per la prima volta si tenta una ricostruzione della biografia e del corpus pittorico dell'artista. La nostra tela col suo pendant riveste particolare importanza in quanto e` la piu`antica opera documentabile del Naldini. Essa presenta notevoli affinita` stilistiche e tipologiche con il dipinto raffigurante la "Madonna col Bambino ed i Santi Sebastiano e Rocco" nei depositi della Galleria Comunale, eseguita nel 1632-33 per L'Oratorio di San Rocco. Nel dipinto in esame il Naldini mostra un intento di chiarezza e semplicita` comunicativa ponendo la figura in primo piano ed esaltandone le superfici e i torniti volumi attraverso il contrasto cromatico con lo sfondo chiaro e appena abbozzato e mediante il risentito giuoco delle ombre. Gli echi della pittura del Ligozzi - da cui il Naldini fu a bottega - evidenti soprattutto in certo gusto mimetico e descrittivo delle superfici si uniscono alle suggestioni di artisti come l'Empoli e il Curradi, concorrendo alla creazione di una pittura volutamente arcaizzante e devota, in sintonia con il filone preponderante del gusto e della produzione sacra pratese
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300468
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0