effigie di Giotto
monumento funebre,
1490 - 1490
Benedetto Da Maiano (1442/ 1497)
1442/ 1497
Lapide rettangolare con iscrizione sormontata da tondo contenente il busto del defunto. Decorazioni: modanature, motivi vegetali, baccellature, corona di foglie, frutti, nastri intrecciati, motivo a greca
- OGGETTO monumento funebre
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ATTRIBUZIONI
Benedetto Da Maiano (1442/ 1497)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Benedetto Da Maiano, Bottega
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento a Giotto si colloca in una fase abbastanza avanzata dell'attività dello scultore, subito dopo il ritorno da Napoli e poco prima che iniziasse a lavorare alla tomba di Filippo Strozzi in S. Maria Novella. La critica è concorde nel considerare l'opera caratterizzata da una certa convenzionalità, probabilmente determinata dalla destinazione celebrativa del monumento. Il Dussler considera questo busto e quello più o meno contemporaneo di Antonio Squarcialupi come opere di bottega. L'incarico di redigere l'iscrizione posta sul la lapide fu affidata ad Agnolo Poliziano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900289684
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sulla lapide - ILLE EGO SUM PER QUEM PICTURA EXTINCTA REVIXIT / CUI QUAM RECTA MANUS TAM FUIT ET FACILIS / NATURAE DEERAT NOSTRAE QUOD DEFUIT ARTI / PLUS LICUIT NULLI PINGERE NEC MELIUS / MIRARIS TURREM EGREGIAM SACRO AERE SONANTEM / HAEC QUOQUE DEMODULO CREVIT ADASTRA MEO / DENIQUE SUM IOTTUS QUID OPUS FUIT ILLA REFERRE / HOC NOMEN LONGI CARMINIS INSTAR ERAT OB AN MCCCXXXVI CIVES POS B.M. MCCCCLXXXX - Poliziano Agnolo - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0