San Giovanni Evangelista immerso nell'olio bollente

rilievo, ca 1427 - 1443

Leggermente concavo

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA Terracotta
    stucco/ pittura
  • MISURE Diametro: 215
  • ATTRIBUZIONI Bardi Donato Detto Donatello (1386 Ca./ 1466)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il programma decorativo e illustrativo della Sagrestia Vecchia è opera di Donatello (eccetto il fregio dei cherubini e serafini attribuito a Luca Della Robbia, cfr. scheda relativa) ed i recenti restauri hanno messo in luce come questo rappresenti un "unicum" della produzione non solo donatelliana ma anche contemporanea. Infatti è stato realizzato in stretta connessione con l'impianto architettonico poichè Donatello operò direttamente in loco. Tali considerazioni tolgono forza alla tradizione critica che vedeva una netta separazione fra il progetto brunelleschiano e la parte decorativa successivamente richiesta dalla famiglia Medici (Janson, 1957, p. 135) sebbene Sampaolesi ( 1941, p. 19 e segg. ) avesse già rivendicato la legittimità della decorazione donatelliana. Questa tradizione aveva alimentato la sfortuna critica che ha accompagnato i rilievi fino al restauro del 1911 quando furono ricoperti di intonaco i tondi e di una brunitura le sovrapporte. Tale intervento ha mortificato per anni la policromia delle opere che presentano interessanti caratteristiche tecniche essendo stucchi su cotto dipinti a fresco, talvolta ( tondi con Evangelisti e sovrapporte) ritoccati in oro e forniti di chiodi che trattengono il rilievo.L'esecuzione dei bassorilievi da parte di Donatello non è documentata. Controversa è la datazione, sebbene le osservazioni emerse dai restauri permettano di anticiparne l'esecuzione negli anni immediatamente successivi al 1428, anno della fine dei lavori e dell'istituzione del canonicato di San Lorenzo (Ruschi, 1987, pp. 15-23). Altre datazioni proposte sono: 1427-28 (Sampaolesi), 1434-35 (Janson ), 1434-43 (Pope Hennessy). Il tondo raffigurante ' Il martirio di San Giovanni' ripete l'iconografia tradizionale sebbene lo scenario sia notevolmente ampliato per creare effetti di prospettiva che richiedono all'osservatore una lettura dinamica ruotante forse in senso antiorario intorno al tavolo di sagrestia del Buggiano (Ruschi, 1987, p. 17). Soprattutto in questa storia i recenti restauri danno modo di rilevare il valore della cromia originale che contribuisce a concentrare nel colore bronzeo del calderone e nel rosso delle fiamme il centro scenico dell'episodio. E' interessante notare come in questo tondo Donatello abbia lasciato in vista i chiodi di sostegno dello stucco in corrispondenza del bordo del calderone in modo tale da trasformarli in elemento decorativo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900288084
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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