Madonna con il Bambino. Madonna con Bambino
scultura
ca 1375 - ca 1400
Scultura raffigurante la Madonna stante con il Bambino in braccio, scolpita a tutto tondo
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
avorio/ scultura
- AMBITO CULTURALE Produzione Di Colonia
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ALTRE ATTRIBUZIONI
manifattura parigina
Area Tedesca
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gruppo scultoreo, la cui iconografia, secondo Friedman (1947), rimanda alla Passione di Cristo (si vedano l’espressione malinconica della Vergine che regge un cardellino, simbolo cristologico della Passione, e l’ampio panneggio che evoca il sudario di Cristo), è stato collocato per elementi stilistici e formali all’interno del cosiddetto “gruppo di Kremsmünster”, che prende il nome da un dittico attestato nel 1740 nell’abbazia di Kremsmünster in Austria. Koechlin, che considerava questo atelier parigino, propose, per primo, questa attribuzione al manufatto del Bargello (1924). L’abbondanza dei panneggi, “con pieghe che animano nervosamente la figura e disegnano piccoli gorghi decorativi”, i dati fisionomici dei volti e le mani dalle dita lunghe e affusolate suggeriscono questa attribuzione (Chiesi in Ciseri 2018, p. 219). Questa trova una valida prova alla luce dei confronti con la Madonna con il Bambino del Musée des Beaux-Arts di Digione (inv. CA T. 328); la Vergine del Walters Art Museum di Baltimora (inv. 71.246) e la Madonna del Cardellino del Louvre (inv. OA 11042). Un altro parallelismo è stato instaurato con la Madonna con il Bambino del Wawel Royal Castle di Cracovia (inv. dep. 681), che, come notato da Tomasi (2001) riproduce in versione ribaltata la composizione della Madonna Carrand. All’interno del cosiddetto “gruppo di Kremsmünster”, l’avorio mostra però un’esecuzione più debole, indice che si trattava di una bottega entro cui operavano più maestri, o di più botteghe all’interno dello stesso ambito culturale. Dopo la proposta di Koechlin, la localizzazione dei manufatti appartenenti a questo gruppo è stata rivista dalla critica: nel 1978 Gaborit-Chopin proponeva una collocazione in area tedesca, confrontando gli avori con le sculture del portale della Cattedrale di Magonza. Nel 2001 Tomasi precisava la l’area di produzione localizzandola a Colonia nella seconda metà del Trecento; proposta accolta recentemente da Chiesi (in Ciseri 2018, p. 219), che ha accostato il gruppo in esame a coeve sculture lignee della regione del Medio Reno, quali la Vergine Friesendorf del Museum Schnütgen di Colonia (1360-1370 circa; inv. A 40; Ivi, p. 219)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286921
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 91
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0