adorazione della Madonna del Rosario

placchetta ca 1500 - ca 1530

Placchetta di forma rettangolare, delimitata da una modanatura piatta, che racchiude l'immagine dell'adorazione della Madonna del Rosario. Al centro, è inserita una Madonna con il Bambino, in legno dorato, che si erge entro un nimbo radiato ed è circondata da una ghirlanda di rose. Cinque angeli trasvolano tutt'attorno in atto di sorreggere gli strumenti della Passione e uno scudo con la raffigurazione delle ferite di Cristo. Nel registro inferiore, vari personaggi inginocchiati e con le mani giunte, dalle quali pendono rosari. A sinistra, si distinguono cinque ecclesiasitici, tra cui un pontefice, un cardinale, un vescovo mitrato, un monaco e un indivuduo tonsurato. A destra, cinque personaggi laici

  • OGGETTO placchetta
  • MATERIA E TECNICA avorio, intaglio
    legno/ intaglio/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Paesi Bassi O Fiandre
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Manifattura Tedesca
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Acquistato dai Carrand alla vendita Debrug-Duménil nel 1850, dove l’avorio era presentato come un ex-voto realizzato nel 1521 per la conclusione del trattato di alleanza di Carlo V d’Asburgo con il papa Leone X, da riconoscere nei personaggi inginocchiati in primo piano. Tale interpretazione è stata rifiutata perché non supportata dall’iconografia. L’immagine si rifà nelle linee generali alla xilografia che accompagna la prima edizione a stampa dello statuto della confraternita del Rosario, fondata a Colonia nel 1475: essa raffigura la Vergine con il Bambino che distribuisce rosari a un gruppo di ecclesiastici e a uno di laici, capitanati dall’imperatore Federico III d’Asburgo. La confraternita di Colonia fu il prototipo per le numerose compagnie della stessa devozione diffusesi nell’ultimo quarto del secolo e la xilografia divenne un modello per le successive immagini rosariane. In particolare, come riconosciuto da Yard (2017), la placca deriva da un’incisione di Israele van Meckenem datata 1480. Essa è tradotto in modo puntuale nell’avorio, con alcune semplificazioni sia nel numero che nelle proporzioni degli astanti, e nella modalità con cui gli angeli reggono gli scudi. Tale incisione ebbe grande successo e venne tradotta anche in altro avorio, cioè la pace con la Vergine del Rosario, tra le arma Christi e i simboli delle ferite, adorata da san Francesco e san Domenico accompagnati da religiosi che si conserva nella parrocchiale di Noirétable. Nella pace, come nella placca in esame, il suolo su cui poggiano i devoti è tratteggiato nello stesso modo a fingere una profondità prospettica, secondo una soluzione spaziale riscontrabile anche in un dittico del Louvre datato ai primi decenni del XVI secolo (inv. OA 109). Come messo in luce dagli studi, i personaggi “dai volti pieni e rotondi e i dettagli realistici dei costumi” suggeriscono una datazione ai primi decenni del XVI secolo e una lavorazione in area fiamminga (Chiesi in Ciseri 2018, p. 367). Ciò sembra essere confermato, secondo Chiesi, dall’iconografia che vede la Vergine del Rosario, unita alla Vergine immacolata al centro di raggi di luce e le cinque ferite di Cristo: temi ampiamente diffusi e discussi in area tedesca e nelle Fiandre della seconda metà del Quattrocento (Ivi, p. 367). La placca del Bargello testimonia l’impatto che stampa ebbe nel campo della scultura eburnea. Gli studi hanno ipotizzato inoltre che sotto i piedi della Vergine ci fosse un raggio di luna, stante la lacune in corrispondenza dei piedi della Madonna. La presenza dell’inserto ligneo che interessa proprio le figure più importanti della composizione è parsa inusitata, ma a livello stilistico esso non pare distante come cultura e cronologia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286887
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 156
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
    2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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