crocifissione di Cristo

dipinto, 1588 - 1588

Personaggi: San Giovanni evangelista; Madonna; Santa Maria Maddalena; Cristo. Figure: ladroni; soldati; astanti. Abbigliamento: all'antica. Oggetti: bandiere; croci; cartiglio. Armi: lance. Animali: cavallo. Paesaggi: pianura; colli boscosi. Vedute: città

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Santi Di Tito (1536/ 1603)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Croce
  • INDIRIZZO Piazza di Santa Croce, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le modifiche apportate in chiesa da Vasari, per renderla rispondente alle esigenze conciliari, imposero l'elaborazione di un programma iconografico che si svolgesse nelle quattordici pale dipinte collocate sui nuovi altari delle navate. Il soggetto dei dipinti si attenne al tema dei Misteri della Passione di Cristo che già aveva improntato la decorazione originale della chiesa. Rispetto però al programma vasariano si verificarono diversi cambiamenti, probabilmente dovuti al protrarsi dei lavori per quarant'anni dalla data d'inizio, durante i quali morirono Vasari e Cosimo I de' Medici, principali fautori del progetto. Il ciclo doveva iniziare nella navata destra, dal primo altare verso l'abside, con un' 'Ultima Cena' e proseguire fino all'opposta navata con la 'Pentecoste'. Le pale rimaste incompiute alla morte del Vasari furono sì eseguite, ma furono poste sfalsando l'ordine degli episodi. Nell'Ottocento furono rimossi i due altari in controfacciata, delle famiglie Zanchini e Dini, e conseguentemente le pale loro pertinenti: la 'Deposizione dalla Croce' del Salviati e la 'Discesa di Cristo al Limbo' del Bronzino. L'iconografia dei dipinti del momento vasariano fu elaborata da don Vincenzo Borghini. La Crocifissione è la sesta tappa dei Misteri della Passione. In realtà questa fu l'ultima pala ad essere eseguita, a più di vent'anni dall'inizio dei lavori in chiesa. Fino a che la Hall non corresse in 1588 la data scritta sulla pala, si riteneva che questa fosse stata addirittura la prima ad essere stata dipinta, in quanto l'Arnolds aveva erroneamente letto 1568 e tale errore era stato accettato dai Paatz. Al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi sono stati rintracciati due disegni preparatori di Santi di Tito (773F e 771F)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900283013
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • ISCRIZIONI nell'angolo destro - SANTI TITI F(ECIT) 1588 - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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