San Matteo

statua, 1503 - 1506

Soggetti sacri. Personaggi: San Matteo apostolo

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia
  • INDIRIZZO via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua del 'San Matteo' dell'Accademia, solamente abbozzata, è l'unico apostolo eseguito dal Buonarroti della serie di 12 commissionatagli nel 1503. Sembra che Michelangelo non abbia messo immediatamente mano alla commissione, forse perché ancora impegnato a scolpire il 'David', che egli finì solo nell'aprile del 1504. Infatti i documenti che parlano del taglio dei blocchi di marmo per gli apostoli risalgono al 1504 e al 1505 (cfr. de Tolnay, 1947). Ma l'impresa, interrotta dalla partenza di Michelangelo per Roma dove avrebbe dovuto eseguire la sepoltura di Giulio II, non fu mai eseguita e il contratto fu sciolto il 18 dicembre 1505. Gli altri apostoli previsti nel contratto originale furono successivamente allogati ed eseguiti da altri scultori tra cui i Sansovino e il Bandinelli. Il Goldscheider (1964) ritiene che Michelangelo eseguì l'apostolo dell'Accademia all'epoca di questa seconda allogazione (ca. 1512) delle statue per il Duomo. Il 'San Matteo' viene invece datato dal Vasari nel tempo dei tondi Taddei e Pitti, opere che la critica moderna data tra il 1504 e il 1506. Michelangelo, in una lettera del 27 gennaio 1524 indica che prima della chiamata a Roma aveva già abbozzato uno dei 12 apostoli. Questa affermazione insieme all'annullamento del contratto nel dicembre del 1505, suggerirebbero una datazione prima della partenza per Roma nello stesso anno, ma altri indizi indicano che lo scultore vi lavorava ancora nel 1506. Fra questi sono un lettera di Pier Soderini del 27 novembre dello stesso anno, secondo la quale Michelangelo lavorava ancora ai 12 apostoli, e i riflessi, notati per primo dall'Ollendorff (1898), dal 'Laoconte' che fu scoperto il 14 gennaio 1506 e visto da Michelangelo poco dopo (cfr. Bottari/ Ticozzi). Altre possibili fonti di ispirazione del Buonarroti per il 'San Matteo', segnalate dalla critica, sono l'Isacco' di Donatello sul campanile del Duomo (cfr. Fechheimer 1904 , de Francovich 1929-1930) e la statua antica detta il 'Pasquino' (cfr. Grünwald 1907-1909). Lo stato incompiuto del 'San Matteo', oltre ad ispirare riflessioni sul significato del non-finito in Michelangelo, ha spinto molti critici, dal Vasari in poi, ad esaminare attentamente la tecnica di lavoro dello scultore (cfr. a questo proposito i riassunti fatti dal de Tolnay nel 1947 e dalla Barocchi, 1962). Un disegno relativo è al Louvre (n. 1068)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281985
  • NUMERO D'INVENTARIO Sculture 1077
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • ISCRIZIONI sui lati del basamento - MICHELANGIOLO / S. MATTEO / PERVENNE DALL'ATTIGUO CORTILE / [DE]LL'ACC. DELLE BELLE ARTI IL 21 LUGLIO 1909 - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'