Giuditta decapita Oloferne

gruppo scultoreo ca 1457 - ante 1464/08/00

Soggetti sacri. Personaggi: Giuditta; Oloferne. Abbigliamento: all'antica: velo; fascia; pettorale a rabeschi; frangia. Oggetti: cintura; panno; spada; cuscino; calzari; medaglione; collana; nappe. Decorazioni: borchie; motivo a foglie lanceolate

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Bardi Donato Detto Donatello (1386 Ca./ 1466)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come s'avvide Bearzi e come fa fede il documento nell'Archivio del duomo senese, l'opera fu realizzata in più pezzi fra loro saldati quasi sicuramente con il metodo "a cera persa a modello salvo" (Leoni). Il gruppo sorprende per la nuovissima ricerca spaziale giocata nel porre forme fra loro diversissime in stupefacente connessione di facciate a tuttotondo, che promuove interessi ulteriormente svuluppati nella grande scultura nel secolo successivo specie da Giambologna. Va anche osservato che tale invenzione spaziale sembra essere l'avvio per le ardite realizzazioni proprie della piccola scultura in bronzo, come 'Ercole che scoppia Anteo' di Antonio Pollaiolo (c. 1475) ora al Bargello, in cui fu anche ripresa l'idea della base triangolare, che scompone e spezza la visione armonica e circolare di stampo classico. Ne consegue quindi una particolare accuratezza tattile, specie nella veste della Giuditta e nella testa di Oloferne. Secondo Natali un modello possibile per il gruppo sarebbe da ritrovare, ripetuto più volte, nella colonna traiana, un monumento che non potè passare inosservato all'artista - citato infatti su un rilievo dei pergami di San Lorenzo - colmo di pathos e patetismo. All'opera sono state date varie interpretazioni di contenuto, che privilegiano talora il profilo morale della storia biblica - la vittoria dell'Umiltà sulla Superbia (Kaufmann), della virtù sulla lussuria (Wind) -; oppure i valori cristiani (Von Erffa), o ancora di carattere civico e politico - la supremazia della libertà sulla tirannide (Schneider, Conti) -. Si ricorda che i fori agli angoli del cuscino non erano destinati alla fuoriuscita dell'acqua, non essendovi tracce di canalizzazione, ma è possibile come suppose De Nicola, che vi fossero delle nappe, perdute o omesse; l'adattamento a fontana fu anche sostenuto da Emilio Marcucci (Gentilini)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281648-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1998
    1999
    2006
  • ISCRIZIONI bordo frontale del cuscino - OPUS/DONATELLI/FLO - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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