cornicione,
post 1364 - ante 1421
Talenti Francesco (attribuito)
notizie 1325-1369
Talenti Simone (attribuito)
1340-1345 ca./ 1381
Della Quercia Jacopo (attribuito)
1372 ca./ 1438
Guidi Jacopo Di Piero (attribuito)
notizie 1376-1412
Bardi Donato Detto Donatello (attribuito)
1386 ca./ 1466
Giovanni D'ambrogio (attribuito)
notizie 1366-1418
Piero Di Giovanni Tedesco (attribuito)
notizie 1386-1402
Balaustra poggiante su una serie di mensole figurate, lacunari figurati, parapetto traforato
- OGGETTO cornicione
- AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
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ATTRIBUZIONI
Talenti Francesco (attribuito)
Talenti Simone (attribuito)
Della Quercia Jacopo (attribuito)
Guidi Jacopo Di Piero (attribuito)
Bardi Donato Detto Donatello (attribuito)
Giovanni D'ambrogio (attribuito)
Piero Di Giovanni Tedesco (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La balaustra, eretta a scopo di rafforzamento oltre che di ornamento, gira per tutto il perimetro del Duomo in alto ed è stata studiata dalla Lisner che ha proposto l'identificazione di qualche possibile esecutore ed una datazione che si collega alle fasi di costruzione della chiesa. Il precedente fu presumibilmente la balaustra del Duomo di Orvieto. Le sculture della balaustra del Duomo furono fatte tra il 1364 e il 1421 e denotano la presenza di più mani e di livelli qualitativi diversi. Non si hanno notizie sugli artisti che vi hanno lavorato mentre si conoscono i nomi dei capomastri dell'Opera del Duomo attivi in quegli anni, che si possono ritenere quindi per lo meno gli ideatori dei vari cicli decorativi se non i diretti esecutori. Fu capomastro nel 1364 Francesco Talenti rieletto nel 1366 insieme a Giovanni di Lapo Chini. In questo arco di tempo furono eseguite le sculture della balaustra della controfacciata, delle prime due campate della navata centrale, del lato nord della terza campata e dei pilastri. In questa zona si trovano, tra l'altro, mascheroni cinti da foglie che sono in diretto rapporto con quelli degli arconi di Orsanmichele disegnati da Simone Talenti, figlio di Francesco, nel 1367 ca., tanto che si può ipotizzare che siano stati o Jacopo o Simone Talenti a dare i disegni per le figurazioni di questa parte di balaustra. I lavori si interruppero per ragioni politiche dal 1368 al 1375 per riprendere nel 1375, a partire dal lato sud della terza campata, quando era capomastro Simone Talenti, in carica fino al 1377, e continuarono nella quarta campata terminata nel 1378. In queste zone la decorazione è più ricca e nuova poiché vi appaiono numerose figure umane, anche intere di cui la Lisner ritiene ideatore, oltre a Simone Talenti, anche Giovanni Fetti che fu capomastro dal 1377 al 1382. Il lato sud della terza e della quarta campata presenta anche formelle prive di figure umane che sono da ritenersi più tarde e databili al 1381 ca., come pure quelle intorno al pilastro del coro a sud-ovest. Nella balaustra del lato nord della quarta campata invece, come in quella dell'adiacente pilastro del coro, si trovano alcuni rilievi con figurazioni di animali e puttini di qualità superiore agli altri, databili al 1380 ca. Per alcuni di questi puttini la Lisner propone il nome di Jacopo di Piero Guidi mettendoli in relazione con le "Virtù" dello stesso Guidi nella Loggia dei Lanzi e con i suoi angeli nella Porta della Mandorla. Le figurazioni della balaustra continuano nello spazio sotto la cupola dove le mensole della parete sud-ovest furono terminate tra il 1382 e il 1400 mentre quelle delle pareti nord-est e sud-est tra il 1405 e il 1406 ca. (da 1401 al 1405 era capomastro Giovanni d'Ambrogio e dal 1405 al 1406 Jacopo di Piero Guidi). Tutta la balaustra sotto la cupola era già terminata nel 1410 mentre, per quanto riguarda le tribune, quella della tribuna nord fu terminata nel 1408, quella della tribuna est dopo il 1414 e quella della tri buna sud nel 1421 (capomastro nel 1406 era Giovanni d'Ambrogio eletto di nuovo nel 1415). Le figurazioni dell'intera balaustra non corrispondono ad un programma iconografico prestabilito ed unitario come non sono dovute ad un unico artista coesistendo, gli uni vicino agli altri, rilievi di buona qualità ed aggiornati sui modi più avanzati della scultura del tempo, accanto a lavori di semplici scalpellini. La Lisner, attraverso opportuni confronti indica maestri come Giovanni Fetti, Jacopo di Piero Guidi e Giovanni d'Ambrogio come probabilmente attivi nelle mensole della navata mentre ritiene che Piero di Giovanni Tedesco possa aver lavorato nei rilievi della parete sud-ovest sotto la cupola dove appaiono anche figure in abiti all'ultima moda del tempo. La Lisner propone anche il nome di Jacopo della Quercia all'inizio della sua attività per certi rilievi di animali nel lato nord della quarta campata e di Donatello ai suoi esordi, per altro sconosciuti, per delle figure umane nella parete nord-ovest sotto la cupola. Le numerose raffigurazioni di animali, inoltre, vengono ritenute dalla Lisner come tratte da un "bestiario" che doveva circolare tra le maestranze attive nella decorazione della balaustra. Qualche lieve traccia di colorazione (rosso, azzurro, giallo) fa ritenere che questi rilievi fossero in origine dipinti a vivaci colori. L'Istituto germanico di storia dell'arte di Firenze possiede un'ampia documentazione fotografica della balaustra eseguita in relazione allo studio della Lisner
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281472-0
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0