mostra di portale di Piero di Giovanni Tedesco, Lorenzo di Giovanni d'Ambrogio, Lamberti Niccolò di Pietro detto Pela, Bandini Giovanni detto Giovanni dell'Opera, Urbano di Andrea, Giovanni di Balduccio detto Giovanni da Pisa, Zanobi di Bartolo, Del Riccio Jacopo, Fetti Giovanni, Andrea di Cione detto Andrea Orcagna (scuola) - bottega fiorentina (secc. XIV/ XV)

mostra di portale, post 1377 - ante 1403

Montanti strombati con successione di cornici decorative, mensole, architrave, lunetta con statue, cuspidata e con archeggiatura a trilobi, coronamento con frontone figurato ed archeggiature a trilobi, cimasa con pinnacoli e statue. Decorazioni: modanature, foglie di edera, colonnine tortili, dentelli, foglie di quercia, foglie di fico con fichi, foglie di acanto, fogliette lanceolate, fusarole, girali d'acanto con putti, girali d'acanto con animali e con figure fantastiche, foglie d'acanto arricciate, racemi, rosette, ovoli, motivi geometrici e motivi floreali stilizzati, gattoni rampanti, testina di leone

  • OGGETTO mostra di portale
  • MATERIA E TECNICA FERRO
    marmo di Carrara/ scultura/ intarsio
    marmo pavonazzetto/ scultura/ intarsio
    marmo verde di Prato/ scultura/ intarsio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • ATTRIBUZIONI Piero Di Giovanni Tedesco (notizie 1386-1402): rilievi architrave
    Lorenzo Di Giovanni D'ambrogio (notizie 1396-1402): "Maestà" nella lunetta, rilievi architrave
    Lamberti Niccolò Di Pietro Detto Pela (1370 Ca./ 1451): rifacimento testa angelo a destra della Madonna
    Bandini Giovanni Detto Giovanni Dell'opera (1540 Ca./ 1599): esecuzione archetti trilobi della lunetta
    Urbano Di Andrea (notizie 1401): tondo centrale, gattoni rampanti (?)
    Giovanni Di Balduccio Detto Giovanni Da Pisa (1300 Ca./ 1349): figure sui pinnacoli della cimasa
    Zanobi Di Bartolo (notizie 1377): esecuzione ali di S. Michele in ferro stagnato
    Del Riccio Jacopo (notizie Seconda Metà Sec. Xiv)
    Fetti Giovanni (notizie 1355-1386)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per questa porta, detta anche porta di San Michele, dobbiamo un primo, approfondito studio a G.Brunetti (1957), la quale avrebbe ricostruito criticamente le varie fasi dell'esecuzione e distinto, ad un tempo, le diverse personalità degli artisti che vi presero parte. Così venivano ricordati, fra gli altri (anche sulla base dei documenti), i nomi di Giovanni di Balduccio, per la "Pietà" (sembra, dai documenti, che questa provenisse dalla porta della Mandorla, come anche le rifiniture della cimasa); di Zanobi di Bartolo, per le figure sui pinnacoli del coronamento; di Niccolò Lamberti, per la "Maestà" e per l'architrave. Di quest'ultimo, la Brunetti pubblicava anche i frammenti originari, tuttora murati in un palazzo di via de' Bardi, e già attribuiti dal Semper (1887) a Piero di Giovanni Tedesco, come d'altronde tutti gli altri rilievi di questa porta. Eseguito con gli stipiti, l'architrave dovette esser ben presto sostituito. Vi lavorarono, dunque, fra il 13 97 ed il 1398, Lorenzo di Giovanni d'Ambrogio e Piero di Giovanni Tedesco, i quali, a distanza di venti o trent'anni, dovettero adattarsi mimeticamente allo stile secco e sommario degli stipiti, aggiornando solo il motivo decorativo. Se il "terminus post quem" per questa porta poteva essere il 1368, deducibile sulla base delle vicende del cantiere, la Brunetti avrebbe avanzato anche la possibilità che i disegni della porta, così arcaici nel gusto, fossero stati dati da qualche anziano maestro, come Francesco Talenti, che in questi anni dirigeva i lavori per il ballatoio interno del Duomo. La Brunetti sottolineava, quindi, la sommarietà alquanto impacciata e grossolana, nonché il riferimento ad una tradizione popolaresca, nelle decorazioni delle strombature della porta, che attribuiva a maestranze locali (sia negli stipiti che nell'architrave la studiosa avrebbe rilevato, fra l'altro, reminiscenze di motivi decorativi umbro-senesi). In ultimo, aggiungeremo che i documenti relativi ai lavori per questa porta arrivano fino al 1404: insieme a Lorenzo di Giovanni, a Piero di Giovanni Tedesco ed a Niccolò Lamberti, precedentemente ricordati, vi troviamo citato anche Urbano di Andrea (detto anche Urbano da Pavia), al quale si affidava, nel 1401, l'incarico di partecipare all'esecuzione degli archetti sopra la lunetta e di scolpire, insieme al Lamberti , "figuras de marmo, magnas", purtroppo non identificate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281465-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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