Dittico con scene della vita di Cristo. scene della vita di Cristo

dittico ca 1275 - ca 1300

Le due valve, ora separate, sono suddivise in due registri sovrapposti. Ciascuno dei quattro comparti è chiuso in alto da un fregio con rosette a rilievo. Le scene sono compaginate entro ampie arcate trilobe sostenute da esili colonne. Nei pennacchi, clipei con un rosone a traforo. Nella valva sinistra, partendo dal primo registro in alto, sono raffigurate la Visitazione e l'Annunciazione; nel registro inferiore, la Madonna con il Bambino in gloria tra due angeli cerofori, mentre viene incoronata da un terzo. Nella valva destra, nel registro inferiore, vi è la Crocifissione con Maria e Giovanni dolenti; in quello superiore, il Giudizio universale

  • OGGETTO dittico
  • MATERIA E TECNICA avorio/ intaglio/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Parigina
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dittico contraddistinto da una notevole nitidezza d'impianto e da un forte aggetto delle figure avvolte in panneggi dalle "pieghe a becco”, che seguono l’andamento dei corpi, animati da accentuati hanchement, tipicamente gotici. Dapprima B. Supino lo riferiva alla produzione francese del XIV secolo; nel 1924 Koechlin confermava l’attribuzione all’area francese ma posticipava l’esecuzione alla fine degli anni Trenta del Trecento, sulla scorta del confronto con un dittico, pressochè identico, conservato al Fitzwilliam Museum di Cambridge (cfr. R. Koechlin, 1924, II, p. 123, n. 276), benché quest'ultimo presentasse un'esecuzione più debole. La datazione è stata quindi anticipata all’ultimo quarto del XIII secolo da Gaborit-Chopin, che circoscriveva l’opera all’ambito parigino (D. Gaborit-Chopin, in Avori medievali 1988, pp. 62-64, n. 16). Chiesi riaffermava l’ambito di esecuzione e una collocazione a cavallo tra la fine del Duecento e i primi del Trecento, periodo in cui si sviluppa e perfeziona la tipologia dei trittici e polittici (Chiesi, in Avori 2018, pp. 237-238, cat. VIII.15), nonché si diffondono opere portatili, che traducono in formato minore le architetture e le forme scultoree dei grandi tabernacoli. La studiosa riconosceva nel dittico in esame questa fase di passaggio, come attestano la spaziosità della costruzione, la struttura architettonica e alcune scelte compositive, che anticipano alcune soluzioni adottate nei tabernacoli ad ante richiudibili dei primi decenni del XIV secolo (Ivi). Alcuni confronti con la scultura monumentale, come con la " Vierge dorée" della Cattedrale di Amiens (1250 circa) o con la "Madonna con il Bambino di Wargnies" (Parigi, Musée du Louvre, inv. RF 1449 e RF 4668), confermano una datazione dell’avorio agli ultimi decenni del Duecento (Chiesi, in Avori 2018, pp. 237-238, cat. VIII.15). Nell’avorio in esame, il senso di lettura procede, nella valva destra, dall'alto a destra verso il basso e poi nella valva sinistra dal basso verso l'alto, in quanto l'artefice secondo uno schema iconografico ricorrente in un'ampia serie di dittici, ha voluto porre in parallelo la Madonna in gloria con la Crocefissione. L’anticipazione della Visitazione rispetto all’Annunciazione, che non si trova nell’opera gemella di Cambridge, compare in un tabernacolo di inizio Trecento nell’Art Gallery dell’Ontario a Toronto (inv. 107356), e in uno del Museo Civico Medievale di Bologna (inv. 747), in cui l’inversione ella scene non è dettata solo da esigenze di spazio, ma anche da una lettura che parte dal centro del tabernacolo, dalla figura stante della Vergine,e prosegue sulle ante laterali. Il dittico può essere, inoltre, accostato ad altri avori parigini di fine XIII - inizio XIV secolo, che, pur realizzati da botteghe diverse, usano i medesimi repertori figurativi, quali un dittico del Metropolitan Museum of Art di New York (inv. 1970.324.7a-b), un altro dittico diviso tra il Walter Art Museum di Baltimora (inv. 71.124) e il British Museum di Londra (inv. 1943, 0401.1) e un altro diviso tra l’Ashmolean Museum di Oxford (inv. AN 2008.9) e il Metropolitan Museum of Art di New York (inv. 17.190.280)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 102, 103
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
    2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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