crocifissione con le Pie Donne e santi

dipinto,

Dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Dei Pietro Detto Bartolomeo Della Gatta (1448/ 1502)
  • LOCALIZZAZIONE Sansepolcro (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' Vasari a menzionare per primo le opere eseguite da Bartolomeo della Gatta a Sansepolcro: "Et al Borgo San Sepolcro in Vescovado fece una cappella" (1550, ed. cons. 1986, p. 455). Il Graziani (1745, I, pp. 43-44) nomina più specificamente la Crocifissione del Duomo, mettendola in relazione alla committenza dell'abate Simone Graziani e datandola 1460. Nel 1878 l'affresco era ancora visibile poiché viene ricordato dal Milanesi in una nota alla vita vasariana di Bartolomeo della Gatta (Vasari-Milanesi, 1878, ed. cons. 1909, III, p. 219, nota I). Ma già il Coleschi nel 1886 (p. 168) afferma che "non si vede più alcuna traccia degli affreschi di Bartolomeo della Gatta da lui eseguiti in una cappella di suddetta cattedrale.". L'affresco doveva dunque esser stato coperto alla fine dell'ottocento e riscoperto intorno al 1942, secondo quanto viene riferito dal Ricci (1942, pp. 60-61) che affermava che l'affresco era stato recentemente portato in luce durante i lavori di restauro della cattedrale e restaurato dal pittore Silvio Zanchi. Il Ricci corresse inoltre la datazione fornita dal Graziani, datando l'opera al 1486 ed illustrò inoltre l'iconografia della Crocifissione, rilevando la presenza dei Santi Egidio ed Arcano, fondatori di Sansepolcro e di San Romualdo e San Giovanni, patroni della città, lo studioso concluse che l'affresco doveva rappresentare una sorta di glorificazione di Sansepolcro. La Crocifissione venne per la prima volta considerata dalla critica storico-artistica nel 1960, quando A. Martini (p. 141) la collocò all'interno del secondo periodo di attività dell'artista, alla fine degli anni '80, assieme al San Girolamo del Duomo di Arezzo, datazione con la quale concordò anche Bellosi (1970, p. 31). Salmi (1971, p. 121) vide nell'opera riferimenti a Botticelli e Piero della Francesca. La datazione di questa Crocifissione viene anticipata invece nella cronologia delle opere di B. della Gatta fornita in nota all'edizione delle "Vite" vasariane del 1550 (Torino 1986, p. 452, nota I), dove essa viene detta contemporaneamente al San Rocco del 1479 (Arezzo, pinacoteca). L'affresco viene menzionato da Agnolotti (1976, n. 3) che ne ricorda lo scopo celebrativo delle origine di Sansepolcro. Vailati Schoenburg Waldenburg (1988, p. 265) ne riconferma la datazione nei tardi anni '80 del XV secolo, accanto al San Girolamo di B. della Gatta della sagrestia del Duomo di Arezzo. Secondo Bellosi (cit.) essa rappresenterebbe assieme ad altre opere dell'artista: "un evoluzione straordinaria e sconcertante verso una sempre più acuta ricerca di allusività naturalistica"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900262881
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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