Madonna col Bambino

statua, 1350 - 1399

Statua

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Pisana
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Entrata in Camposanto prima del 1829 da provenienza ignota come dono Lasinio, la statuetta fu collocata su una colonnina nel corridoio nord, al di sotto dell'affresco con Giuseppe alla corte del Faraone, sulla sinistra del sarcofago XXVII (C 15 est., foto AFOP 736 bis); in questa posizione è ancora ricordata nell'Inventario del 1906. Immagini successive al distacco della parte sini-stra dell'affresco (foto, AFOP 128 e 133), operato dal Fiscali agli inizi di questo secolo, non mostrano più la statua, che deve essere rimasta per un certo periodo nei magazzini del Camposanto prima di essere esposta nel 1935 nel Museo dell'Opera (Loggetta). Passata poi nei depositi dell'Opera della Primaziale e dal 1986 presso il Museo di San Matteo. La statuetta si presenta in stato di conservazione precario; il Bambino è acefalo, la testa e il busto della Madonna sono staccati dal resto del corpo a causa di una rottura visibilmente recente. Il Bambino regge nella sinistra un oggetto sferico (un globe, oppure un frutto) ed è vestito con un corsetto con frange lobate. Indicata genericamente da Lasinio e dai commentatori ottocenteschi come opera del "buon tempo" della scuola pisana, la statuetta è stata successivamente poco considerata, anche a causa di una certa confusione con la Madonna attribuita a Nicola Pisano [09/00553110], simile per dimensioni, presentazione iconografica e stato di conservazione. Papini catalogava al n. 291 del suo inventario di Camposanto una Madonna col Bambino identificabile con la nostra scultura attraverso gli antichi numeri degli inventari e l'attribuzione stilistica; alcuni dei riferimenti da lui forniti (incisione di Paolo Lasinio, attribuzione antica all'Orcagna) erano invece pertinenti alla Madonna nicoliana, che a quel tempo aveva già lasciato il Camposanto per essere depositato presso il Museo Civico di Pisa. I caratteri di stile della statuetta, di mediocre qualità esecutiva, sembrano rimandare alla seconda metà del XIV secolo; l'impostazione generale della figura richiama modelli giovanneschi rivisti attraverso l'operosità di Nino Pisano, il volto della Vergine ricorda alcune figure dei rilievi provenienti dal giardino Rosselmini ed anche quello del Santo su pilastrino [09/00235705], proveniente probabilmente da quel complesso. Si può quindi confermare l'opinione di Papini e Carli (1935a), che ritenevano l'opera lavoro rozzo e ritardatario, da collocarsi in quell'epoca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235656
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di San Matteo - Pisa
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1350 - 1399

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE