Cristo crocifisso con Santa Maria Maddalena
dipinto,
1490 - 1510
Personaggi: Cristo; Santa Maria Maddalena. Abbigliamento: all'antica; perizoma. Oggetti: croce; chiodi; corona di spine. Simboli: tesco; ossa
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Curradi Francesco Detto Battiloro (1570/ 1661)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, inedito e completamente ignorato dalla critica, è citato soltanto dai Paatz (1941) che ne propongono una generica datazione intorno al 1600. L'esecuzione della tavola risale invece a due diversi periodi, forse distanti più di un secolo l'uno dall'altro. In una prima fase, databile fra la fine del Quattrocento e il primo decennio del secolo successivo, fu probabilmente eseguita la figura del Cristo, che rivela i modi di un pittore fortemente influenzato dall'arte del Perugino. Stringenti sono, infatti, le affinità stilistiche con alcune opere del Vannucci, in particolar modo con il "Cristo nel sarcofago" della Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia e con il "Cristo in pietà", affresco staccato dalla chiesa di S. Pier Maggiore a Firenze e di cui non si conosce l'ubicazione attuale. Tuttavia, per una minore morbidezza nel modellato della figura e nei tratti del volto, si suppone che il pittore, anche se così fortemente peruginesco, fosse fiorentino. La bellissima e struggente Maddalena che abbraccia la croce appartiene invece ad una ben diversa fase di esecuzione, risalente con tutta probabilità ai primi decenni del Seicento. Nella figura si nota infatti quello spirito devozionale che, senza mai scadere a puri effetti di languidezza, caratterizza la maniera di Francesco Curradi, cui è sicuramente da attribuire questa parte del complesso. Del pittore si conoscono numerosi altri esempi di tavole sagomate, due delle quali sono repliche esatte della Maddalena di S. Giuseppe. La prima, pubblicata dal Cantelli (1983), è conservata in collezione privata fiorentina; l'altra, riprodotta nell'articolo di Piero Pacini (1988) sull'iconografia di Maria Maddalena de' Pazzi, è quella che, decurtata alla base, insieme alla Madonna e a San Giovanni Evangelista, sta ai piedi del Crocifisso ligneo nel coro del Monastero di Careggi. I caratteri stilistici del Curradi si mantengono piuttosto omogenei nell'arco della sua pur lunga attività pittorica; per questo motivo, proporre una datazione precisa per la Maddalena di S. Giuseppe non è impresa facile. Tuttavia il chiaroscuro che ne modella le forme e i lineamenti è così morbido e accarezzato da far supporre una collocazione nella piena maturità dell'artista, coincidente con il terzo decennio del Seicento, quando le caratteristiche del suo stile pittorico appaiono ormai delineate. All'intervento del Curradi risalgono probabilmente anche l'esecuzione delle braccia del Cristo e certi appesantimenti chiaroscurali sull'incarnato delle gambe della stessa figura, dovuti, questi ultimi, alla necessità di meglio legare la Croce preesistente all'aggiunta più tarda della figura della Maddalena
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900232498
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1993
2006
- ISCRIZIONI sul cartiglio - I(ESUS) N(AZARENUS) R(EX) I(UDEORUM) - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0