altare di Soldani Benzi Massimiliano, Mangani Giovacchino, Stefani Giovan Battista - bottega fiorentina (sec. XVIII)
altare,
Soldani Benzi Massimiliano (1656/ 1740)
1656/ 1740
Mangani Giovacchino (notizie 1739-1772)
notizie 1739-1772
Stefani Giovan Battista (notizie 1728-1768)
notizie 1728-1768
L'altare poggia su due scalini in marmo bianco e verde. Il corpo, in marmo bianco, presenta ai lati e nella parte tergale sfaccettature di marmo verde e ornamentazioni in pietre dure di vario colore; vicino agli angoli ci sono volute con decorazioni in bronzo dorato. Sulla fronte è un pannello in marmo decorato lungo i lati da rosette e nastri intrecciati metallici che incorniciano il pannello figurativo centrale. L'altare è coronato da un'alzata di gradini disposti ad emiciclo; la parte centrale - più alta - serve da basamento alla statuetta della Madonna con bambino (cfr. 0900224485). Il gradino è in argento sbalzato e cesellato. L'altare è completato da ciborio architettonico
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ doratura/ sbalzo/ cesellatura
marmo bianco/ scultura
pietra dura/ intaglio
metallo/ argentatura/ sbalzo/ cesellatura/ fusione
argento/ sbalzo/ cesellatura/ incisione/ fusione
marmo verde di Prato/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Soldani Benzi Massimiliano (1656/ 1740): disegnatore dell'altare
Mangani Giovacchino (notizie 1739-1772)
Stefani Giovan Battista (notizie 1728-1768)
- LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un manoscritto del Baldanzi sappiamo che nel 1707 Massimiliano Soldani Benzi aveva preparato un disegno per il nuovo altare del Sacro Cingolo su commissione di Ferdinando dei Medici, il quale però era morto senza dare inizio ai lavori. L'altare che oggi vediamo fu realizzato tra il 1731 e il 1748 ed ebbe definitivo assetto nel 1763, quando fu tolta la lastra marmorea scolpita con l'Assunta - residuo dell'antico altare - per essere sostituita dal paliotto d'argento. Nei documenti riportati dal Marchini e dal Fantappiè sono citati i nomi di marmisti, scalpellini e altri artigiani, ma le persone più importanti che collaborarono all'opera dovettero essere senz'altro Giovan Battista Stefani, altri meritori della sua famiglia e Giovacchino Mangoni, tutti argentieri che si occuparono del piedistallo e del bassorilievo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900224486-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
BENI COMPONENTI
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