ritratto di Vittorio Pica

placchetta, 1908 - 1908

N.P

  • OGGETTO placchetta
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Trentacoste Domenico (1856/ 1933)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alla fine del 1908, Trentacoste donò al critico d'arte (e suo carissimo amico) Vittorio Pica una targhetta con il di lui ritratto. Pica così lo ringraziava: "Ho ricevuto or ora, carissimo Trenta, la targhetta col mio ritratto e del dono davvero prezioso voglio renderti senza ritardo grazie vivissime. Si potrebbe di esso avere un calco in gesso e di quella più piccola di tre anni fa, alquanto diversa ma assai rassomigliante anche essa, un esemplare in bronzo, naturalmente a mie spese? Sono forse indiscreto?" (GAM, Archivio Trentacoste, Racc. 5, ins. 8: lettera del 12 gennaio 1909). L'esemplare in bronzo conservato a Pitti, e acquistato per la GAM direttamenta dall'artista nel 1927, è quasi sicuramente un'altra fusione dello stesso pezzo. Come ricorda Pica nella lettera, Trentacoste aveva eseguito di lui almeno un altro ritratto su placchetta. Alla GAM si conserva una targa in gesso di grandi dimensioni con il ritratto di Pica, analogo nell'impostazione alla placchetta del 1908, ma datato 1900, e che presenta un carattere più giovanile e disteso nei tratti del volto: potrebbe trattarsi di una terza versione (o forse la prima in ordine di tempo) del ritratto dell'amico (scheda n. 72). Esiste inoltre sempre alla GAM, quello che si può considerare con tutta probabiliotà, data l'identità dei particolari e delle dimensioni, il modello originale per la definitiva fusione in bronzo della nostra placchetta (scheda n. 62). Fin dal 1898, Pica, critico particolarmente interessato alle arti decorative e applicate, aveva auspicato anche in Italia una rinascita dell'arte della medaglia, e aveva scorto in Trentacoste uno dei possibili campioni in questa forma di ritratto, rispondente "mirabilmente ai bisogni e alle tendenze moderne" (V. Pica, "Domenico Trentacoste", in "L'arte all'esposizione del 1898", Torino 1898, p. 247). Le sue esperienze si concretizzarono ben presto nella ricca produzione medaglistica di Trentacoste del primo '900, a cui Pica dedicherà un articolo in "Emporium" del 1904 (V. Pica, "Le targhette di Trentacoste al Museo del Lussemburgo", in "Emprium", agosto 1904, pp. 158-160). Tanto più quindi doveva essere gradito al critico venir ritratto in questa forma dello scultore; riecheggiando così anche un costume degli intellettuali e critici francesi, che Alexandre Charpentier tante volte aveva ritratto su placchette, in momenti ed espressioni di estrema naturalezza; a Charpentier, in effetti, sebbene con una notevole riduzione dei caratteri impressionistici presenti nel medagliere francese, e con una maggiore fermezza nei profili e nel trattamento delle superfici, rimanda questa targhetta di Trentacoste
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193142
  • NUMERO D'INVENTARIO Giorn. 4347
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI in alto - VITTORIO PICA - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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