Madonna con Bambino in trono tra santi, Dio Padre e Cristo

mostra di tabernacolo a muro

Tabernacolo scolpito a bassorilievo costituito da uno zoccolo- predella definito orizzontalmente da cornici: al centro Madonna seduta con il Bambino sulle ginocchia, a sinistra San Lorenzo, San Giacomo maggiore, a destra San Pietro e San Giovanni battista. Al di sopra si innalza un'edicola: due lesene scanalate con capitello a palmette, volute e rosette sorreggono un architettare con cornici a foglie di loto e ovuli, un frontone triangolare, che reca nel timpano la mezza figura di Dio padre benedicente con il globo, ripete la cornice a ovuli. Le due lesene comprendono un vano centinato ad arco a tutto sesto profilato con una cornice a foglie d'acanto ed una ad ovuli, che reca la mezza figura del Cristo emergente dal sepolcro. Al centro è la porticina in metallo dipinta in finto marmo rosa con bordo verde azzurro, cornice in ottone e ad ovuli, dentelli e perle; tre palmette, sempre in ottone circondano la serratura

  • OGGETTO mostra di tabernacolo a muro
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Cavalcanti Andrea Detto Buggiano (1412/ 1462)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tabernacolo è stato attribuito attraverso un'analisi esclusivamente stilistica, da Ursula Schleghel al Buggiano e datato alla prima metà degli anni 30 del XV secolo, posticipando un po' la datazione dei Paatz (anni 20-30). L' attribuzione risulta dal confronto con una serie di opere donatelliane, che sono servite anche per inquadrare la qualità stilistica dello scultore. L'ispirazione per la presentazione dei santi dello zoccolo non viene però da Donatello, ma piuttosto dalle predelle del '300 e del primo '400. L'attribuzione al Bggiano è dovuta soprattutto alle concordanze stilistiche con all'altare di sua mano della Sagrestia vecchia nella chiesa di S. Lorenzo del 1432, a cui il tabernacolo di Sant'Ambrogio sembra di poco posteriore per le figure più riuscite. Per quanto riguarda la tipologia da un punto di vista architettonico, di cui il nostro tabernacolo è l'esempio più antico pervenutoci, la Schlegel suggerisse una derivazione, insieme al tabernacolo di Bernardo Rossellino per S. Egidio da uno prototipo perduto del Brunelleschi: nel 1427 infatti egli ottenne l'incarico da fra Giuliano Benini per un tabernacolo per la chiesa di S.Jacopo in Campo Corbolini. Un'altra studiosa, la Schulz, fa risalire la tipologia del tabernacoli del Buggiano e Rosellino anche da esempi cosmateschi romani del secolo XIII. Sia la Schulz che la Heines confutano invece la proposta del Caspary di identificare il tabernacolo di Sant'Ambrogio con quello, perduto, che il Buggiano eseguì per il Duomo di Firenze fra il 1443 ed il 1447, in quanto quest'ultimo, dai documenti, risolta non a muro. La piccola porta di metallo è ottocentesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900192448
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
    2006
  • ISCRIZIONI nello sportello - OLEUM/ INFIRMORUM - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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