altare - a mensa di Cavalcanti Andrea detto Buggiano, Michelozzi Michelozzo, Bartolomeo di Fruosino, Bartolomeo di Giovanni (sec. XV)

altare a mensa,

Basamento, pilastri con capitelli di ordine corinzio, paliotto con grata, piano della mensa decorato a intarsio. Decorazioni: motivi vegetali, fiori stilizzati, scanalature rudentate, fori, scozie, foglie d'acanto, volute, rosette, foglie stilizzate, ovoli, dardi, mensole

  • OGGETTO altare a mensa
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    marmo/ scultura/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Bartolomeo Di Fruosino (1366 Ca./ 1441): collaboratore
    Bartolomeo Di Giovanni (notizie 1483-1511)
    Cavalcanti Andrea Detto Buggiano (1412/ 1462)
    Michelozzi Michelozzo (1396/ 1472)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il Morolli, l'ambito brunelleschiano entro il quale l'altare è stato realizzato può far presupporre che l'idea originaria provenga da un modello del Brunelleschi, presentando l'opera elementi tipicamente brunelleschiani, dall'uso di materiali preziosi come marmo e bronzo, all'idea dell'altare cavo, al recupero del neoromanico dei secc. XII e XIII presente in certe forme. I lavori per l'altare vennero affidati al Buggiano, che scolpì una lesena - probabile modello per le altre realizzate dai marmisti dell'Opera, a salario giornaliero (cfr. Poggi, doc.1908) e dal Michelozzo. L'anno successivo è allogata a Giovanni di Piero del Ticcia l'esecuzione di una mensa, che secondo il Morolli è quella per questo altare. Assieme al Michelozzo, vennero pagati per la fusione Bartolomeo di Fruosino e Giovanni di Bartolomeo. Nella delibera (v. Poggi, doc.1099) si precisava che la grata fosse composta nelle due facce maggiori di 21 comparsi cioè sette disposti su tre file "come mostra un disegno fatto nel muro nella loggeta dal detto Michelozzo". La grata venne realizzata utilizzando i residui del bronzo usato per la fusione della p orta della Sagrestia delle Messe. La fusione venne fatta nella bottega di Giovanni di Bartolomeo e Bartolomeo di Fruosino a Prato verso il 1461 dopo un'ulteriore interruzione dal 1456 al 1461 ca. La realizzazione di questa grata si protrasse per quindici anni con un ritardo notevole nella consegna rispetto al Buggiano che consegnò la parte marmorea dell'altare nel luglio del 1447. L'altare fu consacrato lo stesso anno dall'arcivescovo Antonino assieme al tabernacolo del SS. Sacramento. Importante è l'analogia che si riscontra tra la cornice che orna la mensa di questo altare e la cornice della mensa dell'altare romanico del Battistero, fonte principale di ispirazione per tutte le invenzioni brunelleschiane di questo tipo. Altrettanto particolare appare in questo altare l'uso agli angoli di pilastri binati rudentati molto vicini a quelli dell'arco di accesso alla cappella Cardini a Pescia opera eseguita dal Buggiano attorno al 1451
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900289724
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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