Busto di Pseudo-Seneca

busto, ca 1785 - ca 1790
Filippo Tagliolini ((fogliano Di Cascia, 1745 – Napoli, 1809))
(Fogliano di Cascia, 1745 – Napoli, 1809)

n.p

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA BISCUIT
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Reale Fabbrica Di Napoli
  • ATTRIBUZIONI Filippo Tagliolini ((fogliano Di Cascia, 1745 – Napoli, 1809))
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il biscuit è una riduzione dal busto in bronzo ritrovato a Ercolano il 27 settembre 1754 ed identificato come il ritratto di Seneca (cfr. "Le antichità di Ercolano esposte", tomo I dei bronzi, 1767, tavv. XXXV-XXXVI). Tale identificazione non venne in seguito del tutto accettata: il Ruesch la ritenne un'opera di avanzato realismo, da ritenersi un esemplare dello stile post-alessandrino (cfr. A. Ruesch, "Guida illustrata al Museo Nazionale di Napoli", 1911, II, p. 217, n. 789). Rappresenterebbe quindi un personaggio del III-II secolo a.C. Altri studiosi (Heintze 1975) propenderebbero per Esiodo. Secondo il Minieri Riccio ("Storia della porcellana in Napoli e sue vicene", Napoli 1878) il 16 marzo 1781 venne dato l'ordine di trasportare alla Reale Fabbrica tutte le forme di busti greci provenienti da Ercolano. Era intento del Venuti, modellatore della manifattura, far eseguire i busti del dessert del servizio ercolanese mandato in dono a Carlo III di Spagna sopra i bronzi di Ercolano. Dal Minieri Riccio (pp. 33-34) sappiamo che nella primavera del 1782 furono inviati al conte di Lemberg sette teste di terracotta dei filosofi, eseguite dal Celebrano. Però, le teste di filosofi in biscuit del servizio ercolanese furono dodici, di cui una raffigurante il busto di Seneca. Non è possibile determinare se il modello sia stato eseguito o no dal Celebrano: sappiamo che egli ne eseguì sette, ma non quali. Esistono diverse copie in biscuit del busto di Seneca: una è conservata a Napoli nel Museo di Capodimonte e un'altra nella collezione Leonetti di Santo Janni. Per ciò che invece riguarda il servizio ercolanese, donato a Carlo di Spagna, esso risulta oggi completamente disperso. Questo busto faceva parte della serie di trentasei, inventariata per la prima volta nel 1795 (per ulteriori notizie cfr. A.c.e. 1911, n. 107). Recenti studi hanno riferito questo busto e gli altri appartenenti alla serie all’invenzione dello scultore e modellatore Filippo Tagliolini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900191536
  • NUMERO D'INVENTARIO AcE 108
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
    2023
  • ISCRIZIONI sulla base - SENECA - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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